«Piste ciclabili poco sicure subito colonnine per l’sos»

Finisce ancora una volta sotto accusa la sicurezza delle piste ciclabili capitoline. Venerdì sera c’era stata l’aggressione del ciclista al chilometro 9 di via Ostiense, all’altezza di Tor di Valle. L’uomo, che potrebbe avere tra i 50 e i 60 anni di età, non è stato ancora identificato e attualmente è tenuto in coma farmacologico presso l’ospedale San Camillo, anche se non sarebbe in pericolo di vita. Ancora da chiarire la dinamica dell’episodio: il ciclista è stato trovato privo di documenti e di portafogli o comunque denaro. Un elemento questo che può essere interpretato come l’esito di una rapina compiuta dopo il colpo sferrato con un palo divelto, forse da due uomini. Ieri tutte le sale operative delle forze dell’ordine e tutti gli ospedali sono stati allertati nel caso in cui qualcuno segnalasse la scomparsa dell’aggredito. Mentre sono continuati i sopralluoghi degli agenti della squadra mobile della questura, che stanno contattando le persone che solitamente frequentano la zona ma senza ottenere nessun riscontro o indicazione utile per individuare i colpevoli.
Sulla emergenza sicurezza ieri è intervenuto il capogruppo provinciale di An, Piergiorgio Benvenuti, che ha proposto l’installazione di «un sistema in grado di mettere in contatto, premendo un pulsante, le sale operative degli autobus e dei tram con le centrali operative della polizia di Stato e dei carabinieri in caso di emergenza». «È quanto è stato discusso recentemente - spiega Benvenuti - nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica alla Trambus anche in seguito ad alcune aggressioni che si sono verificate nei confronti di autisti». Secondo l’esponente di An inoltre, lungo le piste ciclabili bisognerebbe piazzare «delle colonnine per chiedere “sos”, così come in alcune pensiline dei bus dispositivi che possano permettere ai cittadini di avere informazioni sul trasporto, ma soprattutto di collegarsi alla Questura e alle strutture sanitarie, in particolare nelle ore notturne. Si tratterebbe di un servizio non dispendioso per l’amministrazione magari utilizzando strutture già in essere come le cabine telefoniche in disuso, adatte per essere integrate a un collegamento diretto con le forze dell’ordine. A tal riguardo proporrò un ordine del giorno in Consiglio provinciale». E nel pomeriggio l’idea di Benvenuti è stata accolta favorevolmente dall’assessore provinciale alle Attività produttive, Bruno Manzi: «Siamo d’accordo - concorda l’assessore - a dare vita a tutte le iniziative utili a garantire una maggiore sicurezza per i cittadini. D’intesa con gli amministratori locali, le aziende locali di trasporto pubblico, in particolare Cotral e Trambus, le forze dell’ordine, la proposta di installare pulsanti sos alle pensiline dei bus e alle piste ciclabili va estesa opportunamente a tutto il territorio provinciale».
Anche il capogruppo municipale di An in XV, municipio, Marco Palma, chiede un aumento della sorveglianza delle piste ciclabili capitoline attraverso la «creazione di un nucleo speciale di polizia municipale che controlli la pista ciclabile, dove ieri all’altezza di Tor di Valle è stato aggredito e ferito gravemente alla testa un ciclista. È da circa un anno - continua Palma - che avevo chiesto, attraverso un’interrogazione, la creazione di un nucleo speciale per il controllo delle ciclabili. Su internet avevo verificato che a Prato già il servizio era in funzione grazie all’iniziativa del sindaco.

A Roma, e il sindaco Walter Veltroni dovrebbe esserne a conoscenza, questa situazione è resa ad alto rischio a causa degli insediamenti dei senza fissa dimora lungo gli argini del fiume». Palma ha infine aggiunto che proprio Tor di Valle è una delle aree «maggiormente a rischio ma le cose non sono così diverse dopo il ponte dell’Industria passando per Ponte Marconi e Magliana».

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