Niente prelievo sui conti, solo scambio dati rafforzato

Previste modalità telematiche per avere informazioni

Niente prelievo sui conti, solo scambio dati rafforzato
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«Non c'è nessun pignoramento» sui conti correnti, «questa cosa non c'è» in manovra. Ad assicurarlo è il viceministro all'Economia, Maurizio Leo, a margine di un evento di ieri a chi glielo domandava. E la cosa ha poi trovato conferma anche nell'ultima bozza della Legge di Bilancio dove è saltata la norma che parlava della possibilità per il fisco di avere accesso diretto ai conti correnti per recuperare le somme dovute presso i contribuenti morosi.

Nella nuova versione, denominata «Cooperazione applicativa e informatica per l'accesso alle informazioni necessarie per il potenziamento dell'azione di recupero coattivo» la misura è stata notevolmente ammorbidita rispetto a come sembrava essere in un primo momento («Accesso alle informazioni e pignoramento telematico dei conti correnti»). Insomma si tratterebbe di istituire uno scambio di dati potenziato per agevolare il lavoro dell'agente della riscossione, prima che si avvii il recupero coattivo, avvalendosi «di modalità telematiche di cooperazione applicativa e degli strumenti informatici» per acquisire «tutte le informazioni necessarie», da «chiunque detenute».

Dopo le polemiche dei giorni scorsi in serata, da Bruxelles, è intervenuta la stessa premier Meloni: «Al netto del fatto che è già previsto che l'Agenzia delle Entrate possa pignorare i conti correnti,

lo ha fatto il precedente governo, nella Legge di Bilancio l'unica cosa che è scritta è che bisogna implementare la lotta all'evasione, ma non è prevista alcuna norma che consente di prelevare i soldi dai conti correnti».

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