
Il ministro della Pa, Paolo Zangrillo, lancia un ultimo avvertimento a Cgil e Uil che hanno determinato uno stallo nelle trattative per il rinnovo dei contratti della sanità e degli enti locali (situazione che probabilmente si ripeterà anche per il comparto scuola). "Non posso pensare che si vada avanti così all'infinito", ha dichiarato, sottolineando che i rinnovi per legge rappresentano un'"extrema ratio".
Il ministro ha inoltre attribuito il ritardo nell'adeguamento delle retribuzioni dei dipendenti pubblici, attribuendolo a "problemi tecnici" che saranno risolti entro aprile. Tuttavia, si è detto maggiormente preoccupato per “i milioni di lavoratori che non potranno ricevere aumenti salariali” a causa del rifiuto dei sindacati di firmare i contratti.
Il ddl Merito: Salari, Performance e Nuove Modalità di Carriera
Zangrillo ha annunciato che il ddl Merito, che lega i salari dei dipendenti pubblici alle loro performance, sarà presentato al Consiglio dei ministri "se tutto va bene, giovedì". Il provvedimento introduce una nuova modalità di carriera che "attribuisce ai dirigenti la responsabilità della gestione della crescita delle persone".
Tra le novità, il ministro ha sottolineato l'introduzione di un sistema che permette ai dirigenti di proporre i propri collaboratori per la qualifica di dirigente, previa verifica delle competenze e un periodo di osservazione. "Se un dipendente pubblico vuole passare da funzionario a dirigente oggi deve studiare, partecipare a un concorso e vincerlo", ha spiegato Zangrillo, aggiungendo che "al sapere, bisogna far seguire il saper fare".
La Modernizzazione della Pa e il Pnrr
Nel corso del convegno “La gestione strategica delle risorse umane per creare valore pubblico” Zangrillo ha ribadito l'importanza della modernizzazione della pubblica amministrazione, un tema centrale anche nel Pnrr. Con un budget di 1,3 miliardi di euro, il piano si articola su tre assi principali:
Accesso e reclutamento delle persone; Buona amministrazione e semplificazione; Competenze e carriere
"Più che parlare di mansioni o di compiti, dobbiamo concentrarci sulle competenze", ha affermato il ministro, sottolineando la necessità di premiare il merito e garantire un aggiornamento continuo delle capacità dei dipendenti.
Zangrillo ha concluso il suo intervento con una riflessione sulla centralità delle persone nel processo di innovazione della pubblica amministrazione. "Il vero focus è concentrato sui nostri 3,2 milioni di dipendenti pubblici", ha dichiarato, evidenziando il loro ruolo cruciale nel fornire servizi di qualità ai cittadini e alle imprese.
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