"È un maleducato": lo sberleffo sarcastico di Putin contro Biden

Il presidente americano ha definito lo zar "pazzo figlio di puttana". Secondo Putin, è una dimostrazione del fatto che ha avuto ragione quando ha detto che l'attuale leader della Casa Bianca sarebbe preferibile a Trump

"È un maleducato": lo sberleffo sarcastico di Putin contro Biden
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Il presidente russo Vladimir Putin ha risposto agli insulti ricevuti dal suo omologo statunitense Joe Biden, che durante una raccolta fondi a San Francisco in vista delle elezioni di novembre ha definito il leader di Mosca “un pazzo figlio di puttana”. Secondo l’inquilino del Cremlino, sono stati commenti beceri che hanno dimostrato come il numero uno di Washington sia “un maleducato”.

Rispondendo ad una domanda del giornalista di Vgtrk Pavel Zarubin, Putin ha affermato che “tu ed io abbiamo parlato di recente e mi hai chiesto chi sia preferibile per noi come futuro presidente degli Stati Uniti. Ho detto che lavoreremo con qualsiasi presidente, ma credo che per noi, per la Russia, Biden sia preferibile”. Secondo il leader della Federazione, la reazione di Biden ha dimostrato che “ho assolutamente ragione”. Con una punta di sarcasmo, lo zar ha osservato che il leader della Casa Bianca non avrebbe potuto dirgli “’Volodya, ben fatto, grazie. Mi hai aiutato molto’”. Le parole del presidente americano avevano già scatenato l’ira di altri rappresentanti di alto livello della politica russa. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha dichiarato che “l’uso di un linguaggio del genere da parte del presidente degli Stati Uniti contro il capo di un altro Stato difficilmente potrà offendere il nostro presidente, il presidente Putin. Ma svilisce coloro che usano questo vocabolario. Probabilmente è una sorta di tentativo di sembrare un cowboy di Hollywood”. Sul suo canale Telgram, la rappresentante del ministero degli Esteri di Mosca Maria Zakharova ha scritto che “la prossima volta che Joe Biden userà la definizione ‘pazzo figlio di puttana’, dovrebbe ricordare che gli americani la associano meglio al suo stesso figlio, Hunter Biden".

Lo scontro diplomatico tra il Cremlino e la Casa Bianca, dunque, si fa sempre più acceso e si intreccia con la guerra in Ucraina, il caso Navalny e le elezioni presidenziali statunitensi. In molti guardano con timore ad una possibile vittoria di Donald Trump, che già durante il suo primo mandato era stato definito come un “burattino di Putin”. Di recente, il tycoon si è paragonato proprio al dissidente russo morto in carcere il 16 febbraio, affermando che la sentenza di un giudice di New York che l’ha condannato al pagamento di una multa di 350 milioni di dollari è “una forma di comunismo o di fascismo”. Parole, queste, per cui Biden si è definito sbalordito.

Alcune delle cose che quest'uomo ha detto, come il fatto di paragonarsi a Navalny e di dire che, poiché il nostro paese è diventato un paese comunista, è stato perseguitato, proprio come è stato perseguitato Navalny. Non so dove diavolo vengano”, ha affermato.

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