
“L’Argentina sta vivendo una straordinaria ripresa economica sotto la guida del presidente Javier Milei, insediatosi il 22 dicembre 2023. Le sue politiche libertarie, incentrate su liberalizzazioni, deregolamentazioni e una drastica riduzione del ruolo dello Stato, stanno portando risultati concreti”, ha evidenziato da Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo dell’Istituto Friedman, durante una missione d’internazionalizzazione in Argentina tenutasi questa settimana, organizzata dall’associazione “I Sud del Mondo” con il supporto del Senatore Mario Borghese. L’evento ha messo in luce il potenziale economico del Paese sudamericano e l’importanza di rafforzare i legami tra Italia e Argentina, specialmente considerando la numerosa comunità italiana presente.
Nel dicembre scorso, a Roma presso la sede de il Tempo, l’Istituto Friedman ha conferito al presidente Javier Milei il “Premio internazionale Milton Friedman 2024”, un riconoscimento attribuito ai leader che si distinguono per la difesa della libertà economica e individuale. La scelta del presidente libertario argentino è stata motivata dai risultati ottenuti in pochi mesi di governo e dal coraggio riformatore con cui ha affrontato una crisi economica strutturale, ispirandosi anche alle teorie del Premio Nobel americano.
Secondo i dati ufficiali, l’inflazione in Argentina ha mostrato una netta inversione di tendenza nel primo anno del governo Milei. Ad agosto 2024 il tasso d’inflazione annuo era al 236,7%, ma a gennaio 2025 è scesa al 2,2% su base mensile, segnando una stabilizzazione mai vista negli ultimi anni. Il dato annuo, che aveva raggiunto un picco del 289,4% nell’aprile 2024, è sceso al 117,8% a fine anno. A titolo di confronto, sotto il governo di Alberto Fernández, l’inflazione annua nel 2023 aveva toccato il 211,4%. Il ritorno all’equilibrio dei conti pubblici, con il deficit azzerato nel 2024 – un evento che non si verificava da 123 anni – ha rafforzato la fiducia dei mercati. A gennaio 2025, Buenos Aires ha rimborsato 4,3 miliardi di dollari agli investitori in titoli di Stato, spingendo le obbligazioni argentine ai massimi.
Questa stabilità sta già attirando grandi investimenti internazionali, con colossi del settore energetico, minerario e agricolo che stanno annunciando nuovi progetti produttivi. Tuttavia, l’Italia e l’Argentina non sono ancora partner economici rilevanti tra loro: pertanto, secondo gli esponenti del mondo imprenditoriale e politico partecipanti alla missione, è necessario colmare questo divario e cogliere l’opportunità offerta dal nuovo corso economico argentino.
Il presidente Milei ha adottato una strategia centrata sulla drastica riduzione della spesa pubblica, l’abolizione di dazi e l’eliminazione di vincoli burocratici al commercio. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, il PIL argentino, è previsto in crescita del 5% nel 2025, superando le stime iniziali della Banca centrale argentina. Inoltre, il governo argentino e il FMI stanno negoziando un nuovo programma di finanziamento da 20 miliardi di dollari, volto a rafforzare la stabilità macroeconomica e sostenere il consolidamento delle riforme in corso.
Al tempo stesso, si registra una riduzione della povertà, grazie alla frenata dell’inflazione e al recupero del potere d’acquisto per ampie fasce della popolazione. Le politiche di Milei stanno iniziando a mostrare un impatto sociale positivo, rappresentando un volano per la crescita.
Alessandro Bertoldi ha definito le politiche di Milei un “modello da seguire” anche per l’Europa. A suo dire, l’esempio argentino dimostra come sia possibile risanare un’economia in crisi riducendo il peso dello Stato e liberando le energie del mercato. Ha sottolineato come il coraggio dimostrato nell’affrontare la spesa pubblica improduttiva rappresenti una lezione anche per molti Paesi europei, inclusa l’Italia, dove statalismo e assistenzialismo restano diffusi.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto nel corso della missione al Senatore Mario Borghese, presidente dei gruppo interparlamentare di amicizia Italia-Argentina, per il suo costante impegno a favore della comunità italiana all’estero. La missione in Argentina, a cui hanno preso parte anche la Vicepresidente del Senato Licia Ronzulli ed esponenti delle categorie, è parte di un più ampio sforzo volto a rafforzare le relazioni bilaterali. La comunità italiana in Argentina è la più grande al mondo, con oltre 900.000 cittadini iscritti all’AIRE nel 2022, e si stima che oltre il 60% della popolazione argentina abbia origini italiane, incluso lo stesso presidente Milei e molti membri del suo governo. Si tratta di una comunità orgogliosa, culturalmente attiva e operosa.
In questo contesto, i partecipanti hanno rivolto un appello alla Farnesina affinché si concretizzi quanto prima l’apertura a Buenos Aires della sede dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, già prevista ma ancora non operativa. Un presidio strategico in un Paese dove vivono più italiani che in qualsiasi altra nazione del mondo, e dove l’Italia può offrire un contributo decisivo in progetti di sviluppo economico e lotta alla povertà.
Secondo Bertoldi, la ripresa economica guidata da Milei rappresenta una concreta occasione per rafforzare le relazioni bilaterali e aprire nuove opportunità di investimento.
Il cosiddetto “miracolo argentino” dimostra che riforme coraggiose possono portare risultati anche in contesti difficili. L’Italia, ha concluso, non può permettersi di restare indietro di fronte a un cambiamento che potrebbe ridisegnare gli equilibri economici del continente latinoamericano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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