
Mettiamola così, parafrasando una delle recenti e celebri battutacce del presidente americano: Trump ha baciato la mano a Giorgia Meloni. Lo diciamo con un tono privo di enfasi e senza alcun trionfalismo, consci che la strada per ricucire i rapporti tra due pilastri dell'Occidente, l'America e l'Europa, è ancora lunga e non priva di tornanti. L'incontro di ieri alla Casa Bianca è comunque stato un buon inizio di dialogo: Trump e Meloni hanno in comune, oltre che la famiglia politica il variegato mondo dei conservatori , pure la dote del pragmatismo, il che certo aiuta a trovare soluzioni invece di esasperare le divisioni.
Una cosa è certa: gli avvoltoi domestici che svolazzavano sopra questo vertice sono rimasti a bocca asciutta, la premier non lo diciamo per partigianeria si è dimostrata all'altezza del compito, soprattutto si è dimostrata percorribile la strada che aveva imboccato per prima fin dall'inizio della crisi transoceanica: niente panico, niente strappi, la compattezza dell'Occidente deve venire prima di tutto. Chi da settimane pressa la Meloni con il «devi scegliere tra l'America e l'Europa» non ha infatti capito che l'obiettivo della premier non è mai stato quello di dover scegliere, bensì quello di sminare le ragioni della scelta. Per farlo, come in ogni trattativa, bisogna essere disposti a fare dei passi indietro su alcuni punti e in avanti su altri.
È presto per dire quali saranno i primi e quali i secondi, ma una cosa già si può dire con certezza: l'Italia ha assunto un ruolo internazionale come da tempo non accadeva, e non solo per le parole di elogio spese da Trump nei confronti della nostra premier. Se, come pare, Trump ha accettato l'invito a venire a Roma per partecipare a un vertice europeo, beh questo sarebbe un successo politico che ridisegna gli equilibri all'interno dell'Unione a favore dell'Italia. Il «governo delle destre» che doveva portare l'Europa a sbattere si sta dimostrando una scialuppa di salvataggio per l'Europa stessa.
E questo è il vero risultato politico che Giorgia Meloni porta a casa dal viaggio a Washington, che già oggi avrà una coda in Italia con la visita del vice presidente americano Vance, che potrebbe riservare altrettante sorprese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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