Il rischio di insegnare l'etica del conflitto

Il fervore antifascista di Ilaria Salis ricorda quello di Lavinia Cassaro, la docente torinese che durante una manifestazione, per sua fortuna in Italia, fu ripresa in prima fila mentre urlava ai poliziotti

Il rischio di insegnare l'etica del conflitto
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Il fervore antifascista di Ilaria Salis ricorda quello di Lavinia Cassaro, la docente torinese che durante una manifestazione, per sua fortuna in Italia, fu ripresa in prima fila mentre urlava ai poliziotti: «Dovete morire, merde». All'epoca del fatto governava Matteo Renzi. Davanti al video in cui la Cassaro si dimenava furibonda si decise che non dovesse più insegnare. Oltre al contenuto aggressivo era evidente uno stato emotivo palesemente alterato. La disregolazione delle emozioni descrive caratteri che possono essere particolarmente instabili, predispone ad atteggiamenti spesso imprevedibili ed eccedenti nell'espressione. La scuola, in cui bambini e ragazzi costruiscono la loro identità, deve fornire un senso di sicurezza e protezione dall'imprevedibilità, in modo da placare le angosce primarie e favorire una crescita serena. Descrivere un mondo insicuro o ingiusto favorisce il tratto paranoide di personalità, che nel futuro si traduce nella difficoltà di adattamento all'ambiente e alla costruzione di relazioni significative a causa di troppa sospettosità. La Salis ha fondato il Boccaccio, un centro sociale di cui è attiva militante. Una rapida occhiata sul sito è sufficiente per capire che il motto è: essere contro il sistema; a favore dell'autodeterminazione, dell'autogestione, dell'autocostruzione e finanche dell'autoproduzione alimentare, attraverso un'esperienza chiamata «ortaccio», uno spazio in cui crescono frutta e verdura che avrebbe addirittura il compito di liberare gli individui dalla compravendita capitalista. Opporsi all'estremismo di destra è legittimo ma andare in paese straniero a manifestare facendosi trovare in possesso di un manganello non lo è più. La contrapposizione ha rotto gli argini della discussione e del confronto costruttivo per spingersi in quello dell'imposizione delle proprie posizioni attraverso la violenza a nome di una ideologia che diventa fanatismo, nuoce alla pace alimentando il conflitto tra le due fazioni che non si incontreranno mai più. Secondo Matteo Salvini se Ilaria Salis fosse condannata non dovrebbe più insegnare. Un disturbo riscontrato in età preadolescenziale e adolescenziale è quello «Oppositivo Provocatorio», in cui comportamenti provocatori e oppositività causano menomazioni nell'adattamento e nella funzionalità sociale e si manifesta con il rifiuto di rispettare le regole e le richieste dell'adulto. Un insegnante che nella vita predilige il conflitto o l'aggressività può condizionare la crescita dei suoi alunni? In un esperimento, «la bambola Bobo», lo psicologo Albert Bandura, noto per la sua teoria sull'apprendimento sociale, dimostrò che il comportamento aggressivo dei bambini può essere appreso per imitazione. Ad un gruppo di scolari fu mostrato un adulto che picchiava la bambola, ad un secondo gruppo un adulto che giocava con le costruzioni senza prestare attenzione alla bambola. Lasciati tutti insieme nella stanza si vide che i bambini che avevano assistito alla violenza non solo la riproducevano con gli stessi pugni ma andavano oltre utilizzando oggetti contundenti per percuoterla più selvaggiamente.

Quando una persona si spinge, a causa di un'ideologia, a compiere un reato che la porta ad essere privata del lavoro o della libertà vuol dire che ha perso il suo benessere mentale, quel benessere necessario in una professione impegnativa e importante come l'insegnamento.

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