Adesso le Ong hanno scoperto anche la via per la Sardegna. Tanto che ieri la Alan Kurdi, con 125 migranti a bordo, tra cui 50 minori, è arrivata alla banchina Industriale sud del porto di Olbia dopo che la Francia aveva negato l'approdo. Ed è lì che la Sardegna, che da anni combatte contro l'immigrazione clandestina che arriva dall'Algeria, ha mostrato la vera faccia, quella di un popolo che non si arrende. Il deputato della Lega Eugenio Zoffili, che è anche presidente della commissione Schengen, nonché coordinatore del partito del Carroccio sull'isola, l'assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde, e i consiglieri regionali, Michele Ennas e Annalisa Mele, hanno tentato di bloccare la discesa dei migranti. Solo Zoffili è però riuscito a entrare nell'area portuale grazie alla sua carica di deputato. «Mi sono seduto - racconta - e ho cercato di non far sbarcare le persone dalla passerella. Questa è la prima volta che una nave Ong attracca qui e questo può costituire un grave precedente. La Sardegna ha già grossi problemi con questa gente. Il centro di Monastir è al collasso. Il popolo sardo non vuole più clandestini». Zoffili ha chiamato anche il ministro Lamorgese al telefono perché gli si impediva il passaggio. Diversi cittadini si sono uniti alla protesta. Ai migranti sarà fatto il tampone e poi 25 rimarranno in Sardegna, gli altri saranno redistribuiti all'estero. Ma la vicenda crea inquietudine, perché questo governo continua a riempire l'Italia di immigrati mettendo a rischio la sicurezza nazionale a causa dei numerosi casi di Covid, ma anche per la crescita dei crimini tra coloro che sbarcano. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha apprezzato il gesto di Zoffili: «In nome e per conto di milioni di italiani che dicono: basta umiliazioni, basta cedere ai ricatti delle Ong, basta calare le braghe all'Europa! Porti chiusi». E ancora: «Grazie a Eugenio Zoffili. È vergognoso che il governo autorizzi questa nave. Il governo clandestino calpesta l'orgoglio del Popolo italiano, solo la Lega è sempre in prima linea per difenderlo».
Intanto, Mediterranea Saving Humans denuncia che è stata «bloccata l'attività di missione nel Mediterraneo della Mare Jonio». La Capitaneria, spiegano, «ha dato il diniego all'imbarco di due membri, paramedico soccorritore ed esperto di ricerca e soccorso in mare».
Per la Ong, per il governo italiano «è vietato soccorrere vite umane che si trovano in pericolo in mare». Ieri la Guardia costiera ha però puntualizzato con un comunicato: «Il preavviso di rigetto della richiesta, quale atto dovuto, è basato sulla valutazione dei profili professionali delle due persone, non compatibili con la tipologia di attività cui è destinata l'unità navale (rimorchio, rimozione oli minerali e trasporto di carico)». E si specifica: «Nessun fermo amministrativo per la nave». Il deputato Matteo Orfini, dimostrando di non aver capito di che tipo di diniego si trattasse, ha comunque voluto dire la sua: «Ennesimo atto di boicottaggio a chi salva vite. È uno scherzo? Ora basta, davvero». A seguirlo anche Erasmo Palazzotto di Leu che se la prende con la Lamorgese: «Un governo che fa la guerra alle Ong ostacolando chi salva vite nel Mediterraneo? Ma non avevamo cambiato ministro dell'Interno?».
Intanto, a Lampedusa è arrivata ieri la nave quarantena Azzurra, partita da Augusta, che ha fatto salire circa 470 migranti ospiti a Contrada Imbriacola. In tutto ve ne sono a bordo 850. L'imbarcazione attraccherà oggi a Palermo.
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