Si profila una sospensione totale delle relazioni militari tra Algeria e Francia. Le tensioni tra i due Paesi hanno già portato ieri al ritiro dell'ambasciatore algerino a Parigi, Mohamed Antar Daoud. Ora però potrebbe esserci un nuovo, significativo sviluppo. Secondo diverse fonti, le autorità algerine hanno imposto il divieto di sorvolo del proprio spazio aereo agli aerei militari francesi. Una misura simile riguarderebbe anche l'ancoraggio delle navi da guerra francesi nei porti algerini.
In rete si trovano alcuni screenshot del sito web di monitoraggio del traffico aereo «FlightRadar24» che mostrano un volo cargo militare francese «aggirare» la costa algerina, mentre un volo simile aveva attraversato l'Algeria il giorno prima. Il sito web algerino «Mena Defense» riferisce che il Paese nordafricano ha deciso di interrompere la fornitura di carburante (diesel e kerosene) alle forze francesi nel nord del Mali e di sospendere tutte le attività congiunte.
Un importante incontro tra i vertici militari dei due Paesi avrebbe dovuto svolgersi a Parigi a fine settembre, ma sarebbe stato annullato per ordine del capo di Stato maggiore, generale Said Chengriha.
All'origine del nuovo deterioramento dei rapporti vi sarebbero le recenti dichiarazioni del presidente francese, Emmanuel Macron. Giovedì 30 settembre, ricevendo i discendenti e i reduci dei combattenti della guerra d'Algeria di entrambe le parti, il capo dello Stato ha chiesto di parlare «liberamente» del conflitto e di lenire la «ferita della memoria». Ma Macron ha riservato parole molte dure nei confronti della classe dirigente algerina, accusandola di vivere di «rendita commemorativa». Non solo.
Interrogato sulla sua ultima decisione di ridurre drasticamente il numero di visti concessi in Francia ai cittadini nordafricani, algerini inclusi, Macron ha fatto un'allusione poco lusinghiera all'èlite politica algerina: «Infastidiremo le persone dei gruppi dirigenti, che erano solite richiedere i visti facilmente».
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