All'Onu scontro sul virus. Trump: "Cina colpevole". Xi: "Accuse infondate"

Il presidente Usa: Pechino ha dichiarato il falso. La replica: la pandemia non va politicizzata

All'Onu scontro sul virus. Trump: "Cina colpevole". Xi: "Accuse infondate"

Il tornado Donald Trump si abbatte sull'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, quest'anno in formato virtuale a causa del coronavirus, con un attacco senza esclusione di colpi contro il Dragone. «La Cina deve essere resa responsabile per aver diffuso questa piaga nel mondo», ha detto il presidente americano parlando di «virus cinese» e di «nemico invisibile». Il tycoon a sorpresa ha tenuto un intervento lampo registrato alla Casa Bianca, durato molto meno dei 15 minuti riservati ai leader mondiali. Discorso incentrato quasi completamente contro Pechino: «Nei primi giorni del virus la Cina ha bloccato i voli interni, permettendo ad altri voli di lasciare il paese ed infettare il mondo», ha tuonato, mentre nelle stesse ore gli Usa superavano la triste soglia di 200 mila morti per il Covid.

«Il governo cinese e l'Oms, che è virtualmente controllata da Pechino, hanno dichiarato in modo falso che non vi erano prove della trasmissione da uomo a uomo», ha proseguito, assicurando che «distribuiremo un vaccino, sconfiggeremo il virus, metteremo fine alla pandemia ed entreremo in un'era di prosperità, pace e cooperazione senza precedenti». Trump ha puntato il dito contro il gigante asiatico anche sull'ambiente: «Coloro che attaccano gli Usa ignorano il crescente inquinamento causato dalla Cina. Vogliono solo punire il nostro paese, non lo permetterò». «Come presidente - ha sottolineato - ho rifiutato gli approcci fallimentari del passato e metto con orgoglio l'America al primo posto. Proprio come voi dovreste mettere al primo posto i vostri paesi». Il Comandante in Capo ha pure ricordato i recenti accordi di pace mediati dagli Stati Uniti nei Balcani e in Medio Oriente, e il ritiro di Washington dalla «terribile» intesa sul nucleare iraniano, con la reimposizione delle sanzioni contro «il principale sponsor mondiale del terrorismo».

Poco dopo l'inquilino della Casa Bianca è stata la volta di Pechino. Introducendo il discorso del presidente Xi Jinping, l'ambasciatore al Palazzo di Vetro ha detto che «la Cina respinge con forza le accuse senza fondamento». «La pandemia va affrontata insieme, uniti, e seguendo la scienza. Ogni tentativo di politicizzare o stigmatizzare la pandemia deve essere respinto», ha affermato Xi nel suo video pre-registrato, sottolineando come il suo paese «non ha alcuna intenzione di combattere né una guerra fredda né una guerra calda con nessun stato». Il leader del Dragone ha poi ribadito che il mondo non deve cadere nella trappola dello scontro di civilizzazioni, e dovrebbe dire no ad unilateralismo e protezionismo, definendo il Wto la pietra angolare del commercio globale. Per quanto riguarda il Covid, invece, ritiene che il globo dovrebbe dare all'Oms un ruolo guida nella risposta internazionale per sconfiggere il virus, che i vaccini sviluppati dalla Cina sono nella fase tre dei test clinici e saranno resi disponibili come bene pubblico globale. Con le tensioni tra le due potenze alle stelle, a cercare di gettare acqua sul fuoco e' stato in apertura di giornata il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. «Dobbiamo fare di tutto per evitare una nuova Guerra Fredda - ha avvertito -.

Ci stiamo muovendo in una direzione molto pericolosa, il mondo non può permettersi un futuro in cui le due maggiori economie dividano il globo in una Grande Frattura. Un divario tecnologico ed economico rischia inevitabilmente di trasformarsi in un divario geo-strategico e militare. Dobbiamo evitarlo a qualsiasi costo».

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