L'Italia non ha più rappresentanti nel gabinetto di Jean Claude Juncker. L'esperto giuridico Carlo Zadra si è dimesso dopo che il capo di gabinetto Martin Selmayr ha affidato le sue mansioni al britannico Michael Shotter. Un fatto che viene considerato "inaccettabile" da Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli affari europei.
Si tratta dell'ennesima figuraccia per l'Italia che perde proprio l'uomo che aveva le deleghe su migrazioni, giustizia e affari interni. Le sue dimissioni sono maturate dopo una serie di scontri cominciati già all'inizio del 2015, caratterizzati dai "modi dispotici" del tedesco Selmayr che in dicembre ha così deciso di nominare Shotter "esperto giuridico senior" mobbizzando di fatto Zadra. Questo avvicendamento è avvenuto prima di Natale, dopo il duro confronto tra il premier Matteo Renzi e la cancelliera Angela Merkel nel Consiglio europeo del 17 e 18 dicembre.
"Carlo Zadra è un ottimo funzionario, che conosco dai tempi in cui era al gabinetto Reding e con cui ho sempre lavorato molto bene" ha detto Gozi che già ieri ha fatto richiesta a Selmayr affinché la casella mancante nel gabinetto del presidente della Commissione europea resti italiana. "Juncker - conclude Gozi - non ha nessun obbligo giuridico di avere determinate nazionalità nel suo gabinetto. Ma iniziare il 2016 senza un italiano non faciliterebbe certo i rapporti con l'Italia. Ancora una volta è una questione di opportunità politica". i funzionari sono formalmente indipendenti dai paesi di origine.
Il problema della nazionalità, ora, potrebbe non risolversi favorevolmente per l'Italia in quanto
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.