Altri 642 positivi. "Più contagioso, il virus è mutato"

Più tamponi, ma mai così tanti casi dal 23 maggio. Crescono anche i ricoveri. Lo studio: Sars-Cov2 più diffuso ma meno letale

Altri 642 positivi. "Più contagioso, il virus è mutato"

Non sono buoni i dati dell'ultimo bollettino. Dopo la tregua del fine settimana, legata al calo dei tamponi effettuati, tornano a salire i contagi e sforano quota 600. Per l'esattezza nelle ultime 24 ore si sono registrati 642 casi di coronavirus, ovvero 239 in più rispetto al giorno precedente, il dato più alto dal 23 maggio. Sale anche il numero dei deceduti, che passano da 5 a 7. I maggiori incrementi di contagi si sono verificati in Lombardia (91), in Emilia-Romagna (76) e nel Lazio, dove il 30 per cento dei 75 nuovi casi sono di importazione dalla Sardegna. Anche nell'isola la curva dei contagi è tornata ad impennarsi. I casi sono triplicati per il cluster scoppiato nel resort dell'arcipelago della Maddalena, nell'isola di Santo Stefano, dove continua a crescere il numero degli ospiti positivi. Ci sono almeno 21 persone infette tra le 475 bloccate da tre giorni nella struttura dopo che è stato scoperto un caso di un lavoratore stagionale adesso ricoverato all'ospedale di Sassari. Ieri però erano stati processati soltanto 300 tamponi. In attesa di tutti i risultati turisti e personale devono rimanere all'interno della struttura. E non sono mancati i tentativi di fuga: una coppia è stata fermata mentre cercava di raggiungere l'aeroporto e alcuni proprietari di gommoni hanno denunciato una richiesta di noleggio proveniente dal resort per un trasporto a Palau.

Il nuovo fronte dei rientri dalle vacanze fa temere che nei prossimi giorni assisteremo a progressivi incrementi della curva epidemica un po' in tutta Italia. Numerosi contagi ma con sintomi lievi: quello che è ormai davanti agli occhi di tutti è confermato dal presidente della Società internazionale di malattie infettive, Paul Tambyah: «Il virus è mutato: ora è più contagioso ma meno grave». Continua a preoccupare anche il focolaio legato alla serata al Country Club di Porto Rotondo. Tre dei sei romani contagiati alla festa sono finiti in ospedale, anche se la direzione sanitaria dello Spallanzani ha smentito la notizia che ci fosse una ventenne in rianimazione: sono tutti in condizioni cliniche buone e non necessitano di supporto respiratorio. Un'altra ventina di giovani della capitale sono rientrati positivi dalla Sardegna e sono in isolamento domiciliare con sintomi lievi. Rientrato invece l'allarme scattato a Castel San Giorgio (Salerno), dove sono risultati tutti negativi i 101 tamponi effettuati a gruppi che provenivano da vacanze all'estero o che avevano preso parte a eventi a cui aveva partecipato un fotografo risultato contagiato.

Sono sempre tanti, invece, i viaggiatori che tornano con il Covid da Croazia, Malta, Spagna e Grecia, per lo più giovani e asintomatici. Agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino non sfuggono allo screening partito subito dopo l'ordinanza di Speranza che impone il tampone obbligatorio a chi rientra dai Paesi a rischio: martedì ne sono stati individuati 31, ieri altri 5. «Siamo stati tempestivi, rapidi ed efficaci, del resto non era un evento inatteso. Anzi, dovevamo aspettarci, con l'aumento della mobilità internazionale, un ritorno di focolai, soprattutto in una fascia d'età che si muove di più, quella dei giovani», ha detto a Omnibus su La7 il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia.

Della capacità di risposta del Paese all'emergenza ha parlato invece il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo: «Stiamo vivendo una situazione instabile, ma abbiamo raggiunto un buon livello di controllo della malattia».

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