"Angelino Sempreinpiedi". Sono 1836 i giorni che Alfano ha trascorso sulla poltrona di un dicastero. Oltre 3mila giorni se si considera anche l'esperienza da ministro della Giustizia nel quarto governo Berlusconi (1175 giorni).
Cifre da record che, secondo i calcoli del quotidiano Il Mattino, lo fanno diventare il ministro più longevo della storia della Repubblica italiana. Un record che Alfano infrange proprio oggi, giorno del terzo giro di consultazioni di Sergio Mattarella che potrebbe decretare la fine del governo Gentiloni e, quindi, anche la permanenza dell'ex forzista alla Farnesina. Una carriera politica, quella di Alfano, passata nelle stanze dei bottoni che contano davvero. Tutti ministeri pesanti per un quarantenne che ha iniziato tra le fila della Democrazia Cristiana siciliana, seguendo le orme del papà assessore al comune di Agrigento. Dopo aver guidato, come si è già detto, il ministero della Giustizia per 1175 giorni nel quarto governo Berlusconi, è stato ministro dell'Interno e vicepremier nell'esecutivo di Enrico Letta e, per finire, ministro degli Esteri sotto il premier Gentiloni.
Ora, non essendosi ripresentato alle Politiche del 4 marzo, non è più nemmeno parlamentare ma è comunque riuscito a passare alla storia. Nel bene ma soprattutto nel male. Il giudizio, ancora una volta, sono stati gli elettori a darlo.
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