Quello tra Enrico Letta e Matteo Renzi è l'ennesimo scontro a distanza nel corso di questa campagna elettorale. I due sembravano essere destinati a sposare la causa del campo largo, ma alla fine del nuovo Ulivo 2.0 non se n'è fatto nulla e dunque tra i due sono ripartiti i dissapori dovuti ai personalismi del passato. Il primo attacca il Terzo Polo e cerca disperatamente il voto utile; il secondo rinfaccia all'avversario una strategia fallimentare e uno snaturamento evidente.
L'attacco di Letta
Il segretario del Partito democratico non ha perso occasione per andare nuovamente all'attacco, scagliandosi contro Renzi e sostenendo che un voto dato all'asse Azione-Italia Viva è una preferenza consegnata nelle mani del centrodestra: "Chi non vuole la destra, ma vota 5 Stelle e terzo o quarto polo, in realtà semplicemente fa stravincere la destra". Insomma, il ritornello è sempre lo stesso: chi non vota il Pd sostiene automaticamente il centrodestra.
Letta frigna per la legge elettorale e per il taglio dei parlamentari, entrambi voluti e votati dal Partito democratico: "Renzi ha costruito una trappola che avvantaggia Meloni e Salvini e relega il terzo polo a un ruolo totalmente marginale". Ed è proprio sul Rosetellum che si è consumata l'ennesima sferzata all'indirizzo di Matteo Renzi: "La legge elettorale è figlia di Renzi, se l'è costruita con l'idea che il suo 40% potesse diventare il 60 in Parlamento. Un trucco da apprendista stregone che poteva avere solo esiti nefasti".
Il numero uno del Pd, intervistato da La Stampa, ha indossato anche i panni della vittima. Nel mirino ha messo pure Giuseppe Conte e Carlo Calenda, che da potenziali alleati di coalizione si sono trasformati nel bersaglio di campagna elettorale. Letta ha imputato loro un piano malefico: "La causa del terzo polo e di Conte è quella di sconfiggere il Pd e di prenderne il posto. Hanno abbandonato da tempo l'idea di contrastare la destra". E ha guardato al passato per lamentarsi con Renzi: "Ha tentato lui di ridurre il Pd in macerie, non c'è riuscito. Adesso sembra uno di quelli che non hanno più una vita propria e passano il tempo a metter becco nei matrimoni altrui".
La replica di Renzi
Dal suo canto Renzi ha replicato a stretto giro. Il leader di Italia Viva da giorni pungola Letta per la sua dubbia strategia politica e questa mattina, intervenuto ai microfoni di Rtl 102.5, ha rincarato la dose: "La Meloni ringrazia Enrico Letta che da un mese, senza accorgersene, sta facendo la campagna elettorale per Fratelli d'Italia. La Meloni lo prende in giro e gli dice grazie, per tutte le cose che Letta ha detto. Non so più come fare con Enrico. Questo rancore personale che ha nei miei confronti...".
Le accuse reciproche si muovono sullo stesso piano: Letta sostiene che il Terzo Polo faccia un assist al centrodestra; Renzi è convinto che le mosse del Pd stiano portando Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.
A complicare la strada del Partito democratico è l'alleanza con Verdi-Sinistra italiana e Impegno civico. "Letta si vergogna di aver fatto l'accordo con Di Maio e Fratoianni, quindi cerca di buttarla in rissa", ha tuonato Renzi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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