È stata arrestata e portata in custodia cautelare in carcere Francesca Ferri, consigliere comunale di maggioranza al Comune di Bari guidato da Antonio Decaro. Si tratta del braccio destro di Massimo Cassano, punta di diamante della sua lista Puglia Popolare confluita in Azione per le elezioni politiche. Ferri è oggetto con altre 19 persone di un'ordinanza applicativa di misure cautelari emessa su richiesta della Procura della Repubblica/Direzione Distrettuale Antimafia. I reati contestati sono associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.
Tra loro anche Nicola Canonico, presidente del Foggia calcio, già consigliere regionale pugliese del Partito Democratico e già nominato nel 2017 da Michele Emiliano nel cda di Acquedotto pugliese. Canonico è tra i costruttori che si sono aggiudicati l’appalto dell’ospedale San Cataldo di Taranto, il cui cantiere inaugurato da Emiliano e Giuseppe Conte in campagna elettorale nel 2020, e visitato anche da Enrico Letta, che promisero sarebbe stato completato in 400 giorni, ha appena subito un’altra proroga a luglio 2023. Anche per quell’appalto, da 190 milioni di euro, c’è un’indagine in corso a danno anche del capo di gabinetto di Michele Emiliano ora deputato Pd Claudio Stefanazzi accusato di falso ideologico in concorso.
Con il direttore di un’altra agenzia pubblica regionale, Elio Sannicandro, avrebbe redatto false attestazioni per la nomina della commissione di gara "con l'intento di avvantaggiare illecitamente una cordata di imprenditori interessati all'aggiudicazione dell'appalto dei lavori di realizzazione del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto". Al centro degli approfondimenti investigativi c'è l'idoneità di Sannicandro a ricoprire l'incarico di componente della commissione giudicatrice della gara per l'affidamento dei lavori di realizzazione dell'opera. L’incarico, secondo l'impostazione della procura, sarebbe stato conferito nonostante l'omessa comunicazione di "gravi ragioni di convenienza" e di una situazione di conflitto di interessi dovuto alla "comune militanza politica" con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e con l'operatore economico in gara, risultato vincitore, Nicola Canonico.
Il cuore dell'indagine
Quando è scoppiata la parentopoli degli assunti nell’agenzia regionale Arpal, selezionati anche tra gli iscritti al partito di Cassano, era lei d’avanti alle telecamere a giustificare il direttore Cassano dicendo che era “lavoro creativo”. Alle elezioni politiche dopo un accordo elettorale con Mara Carfagna, Massimo Cassano si è candidato in Azione inviando una nota stampa per informare che tutta la sua lista “Puglia Popolare” con i vari amministratori locali avrebbe appoggiato Azione. Le ultime foto di Franceca Ferri sui social la ritraggono proprio con Mara Carfagna, che, come dichiarato da Massimo Cassano, “grazie all’appoggio di Puglia Popolare è stata eletta alla Camera”.
Al centro dell’indagine di oggi ci sono le elezioni amministrative di maggio 2019 nel comune di Bari da un lato, quelle del comune di Valenzano (Ba), nel novembre dello stesso anno, dall'altro, con un minimo comun denominatore: la compravendita di voti. "Si è accertata secondo l'impostazione accusatoria, in relazione al comune di Bari, che sarebbe costituita una associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale - ha spiegato il procuratore aggiunto della DDA, Francesco Giannella in conferenza stampa -"una organizzazione di selezione e reclutamento di elettori, con acquisizione di voti mediante corresponsione di somme di denaro dai 25 ai 50 euro, per ogni singolo voto, in favore di una candidata in una lista civica alla carica di consigliere comunale. Candidata che poi è stata eletta". È il compagno della Ferri, fondatore della lista, che avrebbe "garantito che i famosi voti compravenduti, fossero di volta in volta pagati", ha aggiunto il pm Michele Ruggiero in conferenza. Infatti, l'associazione sarebbe stata promossa oltre che dalla candidata, anche dal suo compagno convivente, oggi arrestato, "che ha rapporti di frequentazione con elementi di spicco della criminalità organizzata locale - aggiunge Giannella - e di una associazione della quale fa parte il noto imprenditore locale, già consigliere comunale di Bari dal 2004 al 2009, attuale presidente della società sportiva Foggia", Nicola Canonico.
Il gruppo criminale "che governava all'interno del territorio" non era interessato solo "al traffico di stupefacenti", ma "aveva quella capacità di penetrazione da un punto di vista economico" e "all'interno del mondo politico, attraverso una interferenza con i processi democratici". Così il procuratore capo Roberto Rossi, durante la conferenza stampa a Bari sull'operazione che ha portato all'arresto di 19 persone tra Bari, Taranto e Palermo, con l'accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso in minacce, porto e detenzione di armi comuni da sparo, estorsione, usura, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, oltre che di scambio elettorale politico-mafioso.
"Rilevante il passaggio in una intercettazione - riporta Rossi - ad un certo punto discutono su quale orientamento politico fossero: 'ma tu sei di destra, di sinistra?” La risposta: 'non sono nè di destra, nè di sinistra, l'importante è fare affarì. E anche le modalità con le quali intervenivano all'interno dell'Ente" rileva che esiste "una criminalità organizzata che interviene all'interno di un meccanismo democratico: il pericolo di questo è enorme".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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