Asilo politico azzurro al (bravo) Minniti rinnegato dai compagni Pd

Asilo politico azzurro al (bravo) Minniti rinnegato dai compagni Pd

Minniti chi? L'operazione di rimozione si è ormai conclusa: il Pd ha cancellato ogni traccia del suo ex ministro dell'Interno. Nessuna differenza, in questo, tra Renzi e Zingaretti. Entrambi puntano a rassicurare l'elettorato cattocomunista antisalviniano, entrambi rinnegano perciò gli accordi stretti con la Libia dal governo Gentiloni, entrambi lisciano il pelo a quelle Ong alle quali, se non fosse stato per l'opposizione dell'allora ministro dei Trasporti Delrio, persino Minniti avrebbe chiuso i porti. È la fine di un'epoca, il Pd rincula a sinistra. Dopo una breve parentesi, torna dunque attuale l'analisi svolta da Luca Ricolfi in Sinistra e popolo: «I migranti sono l'unico segno rimasto della vocazione della sinistra a occuparsi di chi sta in basso. Sono la sua patente di progressismo, la sua assicurazione contro il naufragio della propria identità. Senza i migranti, e senza il castello retorico che su di essi ha edificato, la sinistra non sarebbe in grado di presentarsi ancora come sinistra». Ecco fatto, con la cancellazione di Marco Minniti la sinistra ha rimosso i propri sensi di colpa rispetto ad una retorica dei buoni sentimenti da cui, per calcolo o per indole, non riesce evidentemente ad affrancarsi. Non sorprende lo faccia Zingaretti, sorprende lo faccia Renzi, manifestando con ciò la debolezza del renzismo. Eppure, modelli diversi non mancavano. Nel 2001, Tony Blair tagliò i sussidi agli immigrati privi di asilo politico, strinse le maglie per la concessione dei permessi di soggiorno, introdusse un test di «britannicità» per gli immigrati legali, rimpatriò migliaia di profughi. Negli stessi anni Bill Clinton scandiva: «Tutti gli americani sono giustamente disturbati dal gran numero di immigrati clandestini che entrano nel nostro Paese. È per questo che la nostra amministrazione si è mossa in maniera aggressiva per difendere i nostri confini e con il blocco delle prestazioni sociali ai clandestini». Nel labour, così come tra i democratici americani, nessuno arricciò il naso. Furono considerate posizioni di buonsenso. Posizioni naturali per una sinistra responsabile e di governo. Da noi è diverso.

Da noi trionfano le (opposte) demagogie, i totem, i tabù. Spiace per Marco Minniti, che per stile e per sostanza fu un bravo ministro dell'Interno. Il Pd lo ha cancellato, Forza Italia è pronta a concedergli asilo politico.

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