Attaccate alla libertà. Con le unghie (finte)

La preside ha spuntato gli artigli a tutte. Quantomeno quelli lunghi, vistosi e colorati ricostruiti in gel. Le unghie finte che di solito ci si fa applicare nei vari "nails center"

Attaccate alla libertà. Con le unghie (finte)

La preside ha spuntato gli artigli a tutte. Quantomeno quelli lunghi, vistosi e colorati ricostruiti in gel. Le unghie finte che di solito ci si fa applicare nei vari «nails center»: negozi di estetica dedicati dei quali, negli ultimi tempi, si sono riempiti vie e centri commerciali. Ecco, soprattutto centri commerciali già di per sé non-luoghi in cui ci si trascina seguendo il ronzio della propria inquietudine e ci si lancia nello shopping della disperazione. Tra tutte le cose che uno può uscire a comprarsi, oggi ci sono anche le unghie e, concordiamo con la preside della media Tallone di Alpignano (nella prima cintura di Torino), la cosa è strana. La dirigente scolastica Silvana Andretta ha inviato il «consiglio» (a scuola niente unghie finte, rovinano la salute e possono anche ferire i compagni) in una circolare sul registro elettronico. Ovvio che il consiglio abbia assunto il tono di un'imposizione e ovvio che l'imposizione sia andata di traverso alle studentesse. Proprio come in passato avevano fatto altri consigli, di altri presidi, in altre scuole per quanto riguardava minigonne, jeans a vita basse, magliette corte o «abbigliamento da spiaggia». In un mondo perfetto ognuno dovrebbe essere in grado di capire come presentarsi quando e dove. Ma la «pertinenza», purtroppo, è qualcosa che si deve imparare ed esercitare a lungo prima di farla propria. Prima di «sentirla» addosso. Certi divieti fanno sorridere, certe circolari scatenano rabbia ma siamo ancora dell'idea che non valga sempre tutto ovunque. Il decoro si insegna ed è un dono che qualcuno si prenda ancora il tempo di farlo. Il mestiere degli adolescenti, di contro, è mettere in discussione qualsiasi regola che sia in odore di omologazione o limitazione pensando che la personalità passi anche dalle unghie finte esibite a scuola o dalla pancia scoperta mostrata con orgoglio davanti alla commissione d'esame. Mentre la personalità, un giorno, si dimostrerà (anche) e proprio sapendo distinguere tra come presentarsi in chiesa o in spiaggia, a scuola o al parco giochi.

Confidiamo nel fatto che se oggi qualcuno insiste a rendersi odioso con regole e circolari e consigli, un giorno, a fine «tempesta», qualcuna di queste ribelli dalle unghie in gel gliene sarà perfino grata. Poche cose mettono a proprio agio quanto la pertinenza.

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