Attacchi alla riforma fiscale. L'opposizione tifa per le tasse

Il presidente dei deputati di Fi Cattaneo: "Primo passo". Il fronte pro Schlein si lamenta e vuole la patrimoniale

Attacchi alla riforma fiscale. L'opposizione tifa per le tasse

Dopo il dibattito sulla riforma fiscale del governo di Giorgia Meloni, con il Pd di Elly Schlein che ha sterzato decisamente a sinistra, è il capogruppo di Forza Italia alla Camera Alessandro Cattaneo a mettere giù netta la questione centrale. A sottolineare il vero discriminante tra le politiche dei progressisti e l'impostazione del centrodestra. Tassa di successione, patrimoniale, imposte sulla prima casa, eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi e conseguente aumento della pressione fiscale. Queste sono tutte proposte che trovano spazio nel programma della mozione Schlein, obiettivi dichiarati dalla neo segretaria del Pd, alla quale almeno non fa difetto la chiarezza.

Se la nuova stella del progressismo vuole più tasse, il centrodestra è chiamato a fare da contraltare. «Sappiamo che, storicamente, mettere tasse è l'ossessione della sinistra», spiega senza mezzi termini Cattaneo a Sky Tg24. Il confronto è tra un fisco leggero e il modello «tassa e spendi» tornato in voga con forza a sinistra dopo la vittoria congressuale di Schlein. La riforma fiscale del governo è solo il primo passo. «Il punto di partenza di un percorso che riempiremo ulteriormente di contenuti», annuncia il presidente dei deputati azzurri. Ed ecco le differenze con il programma di Schlein: «Forza Italia lavora per un fisco più semplice e leggero, per una tregua fiscale sulle cartelle esattoriali e per una lotta dura agli evasori». Prospettive radicalmente diverse rispetto alle intenzioni del Pd, ma anche del M5s e dell'Alleanza Verdi-Sinistra Italiana di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.

«Chi ha di più deve essere chiamato a contribuire in misura maggiore. E anche il tema dei grandi patrimoni deve essere affrontato in un'ottica redistributiva», scrive Schlein nella sua mozione che l'ha portata a conquistare il Nazareno. Tradotto: patrimoniale. Un tema evocato dalla sinistra anche durante il congresso della Cgil a Rimini. Se Forza Italia, come spiega Cattaneo, «vuole la flat tax a 15mila euro per chi apre una partita Iva», il Pd di Schlein punta a difendere il principio «dell'equità orizzontale, per cui a pari reddito si devono pagare pari imposte» e «verticale, per cui chi ha di più deve essere chiamato a contribuire in misura maggiore». Un fisco che redistribuisce e devia il carico fiscale verso «le rendite e le emissioni climalteranti». Tradotto: tasse di successione ed eliminazione di 22 miliardi di euro in sussidi ambientalmente dannosi. L'ultima idea farebbe salire la pressione fiscale dell'1,1%, al 44,6% del Pil. Schlein propone anche l'introduzione della plastic tax.

E poi ci sono il salario minimo e il reddito di cittadinanza, bandiera di Conte, non avversato dal Pd. «I giovani hanno bisogno di opportunità e non di qualche centinaio di euro di mance come il reddito di cittadinanza», incalza Cattaneo. La sinistra vuole redistribuire la ricchezza, invece per il centrodestra «è necessario crearla». A partire dalla Flat Tax.

Mentre Schlein subito dopo la sua vittoria alle primarie ha messo subito in chiaro: «Abbassare le tasse a tutti significa meno servizi per i poveri». Pagina 8 della mozione Schlein: «Dobbiamo riscoprire una parola fondamentale: redistribuzione». Nuova leader, vecchia storia.

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