Le aziende spingono la Merkel: "In fumo 50 miliardi a settimana"

Mercoledì la cancelliera elencherà le nuove misure

Le aziende spingono la Merkel:  "In fumo 50 miliardi a settimana"

Berlino Gli occhi sono tutti puntati sul 6 maggio: mercoledì prossimo la cancellieria Angela Merkel uscirà dalla conferenza fra lo Stato e i Länder e, accompagnata come sempre dal governatore della Baviera e dal sindaco di Amburgo, elencherà le nuove misure per la lotta al coronavirus. Misure che tutta la Germania spera siano nel segno dell'allentamento.

A sperare con ansia nella fine o quasi del lockdown è la Bdi, la Confindustria tedesca, il cui presidente Dieter Kempf ha dato in queste ore l'ultimatum alla cancelliera. «Ogni settimana di chiusura costa all'economia tedesca circa 50 miliardi di perdita di creazione di valore», ha detto Kempf al Funke Mediengruppe. «Una tale perdita non può essere sostenuta per mesi e sta causando danni enormi e permanenti all'economia e alla società». Il capo della Bdi ha dunque sollecitato il governo a far sì che il rientro «sia il più rapido e sicuro possibile», ricordando che le aziende hanno bisogno di certezze sulla ripartenza «della vita economica e sociale del Paese».

Il governo sa benissimo che Kempf ha ragione: solo due giorni prima, il ministro dello Sviluppo economico (e braccio destro della cancelleria) Peter Altmeier ha previsto che il Pil della Germania segnerà un secco 6.3% quest'anno e che il +5.2% previsto nel 2021 non basterà a tornare sui livelli precrisi.

Perché riaprire, a volte, non basta. Ne sanno qualcosa barbieri e parrucchieri, graziati dalla decisione di Merkel e dei 16 governatori statali: dopo sei settimane di chiusura, da lunedì 4 maggio i saloni dei Friseur tedeschi potranno ripartire «nel rispetto delle condizioni d'igiene, eliminando le attese e utilizzando i dispositivi di protezione individuale».

Ma secondo una rilevazione effettuata da YouGov un tedesco su quattro si è detto «un po' preoccupato» di poter prendere il virus fra shampoo e forbici, il 13% è «molto preoccupato» e un altro 11% esclude di andare a farsi i capelli. Metà della clientela, in altre parole, potrebbe non esserci più. Anche perché l'87% di quel quarto della popolazione che si è tagliato i capelli da solo si è detto «molto soddisfatto» del risultato.

In un clima di generale incertezza, il contropiede della Sassonia-Anhalt era destinato a fare notizia: il governo di Magedburgo ha annunciato che da lunedì permetterà a ben cinque persone di gruppi familiari diversi di incontrarsi in pubblico e che non ci sarà bisogno di nessuna buona

ragione per uscire di casa. Inoltre, massaggiatori e fisioterapisti potranno riprendere a offrire i loro servizi. Il Land orientale è uno dei meno colpiti dalla pandemia e conta 1600 persone positive al test e 44 decessi.

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