Clima teso a Palazzo Madama dopo l’informativa urgente del premier Giuseppe Conte che è intervenuto in Senato per ragguagliare il Parlamento in seguito dell’accordo sul Recovery Fund siglato a Bruxelles nelle scorse ore. Fin dal suo arrivo nell’emiciclo, si è avvertita una certa tensione: quando l’inquilino di Palazzo Chigi ha messo piede in Aula, la sua maggioranza giallorosso lo ha accolto con un’ovazione, mentre dai banchi dell’opposizione si è levato il coro: "Buffoni! Buffoni!". Al termine del discorso del presidente del Consiglio è stato lasciato spazio al dibattito, ma quando ha preso parola Matteo Salvini, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico hanno pensato bene di interromperlo, impedendogli di parlare.
Il capo politico della Lega ha preso parola qualche minuto dopo l’intervento di Matteo Renzi – che ha portato a termine il proprio discorso senza problemi – ma a differenza dell’ex rottamatore, il segretario del Carroccio, è stato ostacolato. La contestazione della maggioranza ha stizzito anche la presidente di Palazzo Madama Elisabetta Casellati, che ha dovuto richiamare all’ordine numerosi senatori, suonando più e più volte la campanella a mo' di richiamo. (guarda il video)
"Nessuno è stato interrotto e abbiamo ascoltato tutti", l’intervento dell’esponente di Forza Italia, che ha poi aggiunto: "Questo è il luogo del confronto e del dibattito: vorrei che ci fosse silenzio. Invito tutti al rispetto ognuno dice quello che vuole; finalmente in Parlamento ci possiamo confrontare e non è possibile che qui non ci si possa esprimere, non è possibile!".
Nonostante il richiamo di Casellati, dagli scranni dei giallorossi qualcuno è andato avanti a mugugnare, ostacolando il leader del Carroccio. La contestazione protratta ha fatto sbottare nuovamente Casellati, che ha invitato il senatore a rivolgersi direttamente a lei. Dunque, ha tuonato: "Non è possibile che non si possa esprimere il proprio pensiero. Adesso basta!".
Solo dopo diversi secondi, Matteo Salvini ha potuto riprendere il filo del discorso nel quale ha sollevato alcuni dubbi sulle condizioni del Recovery Fund. Salvini è tornato a parlare e lo ha fatto tirando una frecciata alla maggioranza, accusandola di aver poca o nulla propensione all’ascolto.
"Lasciate parlare anche l'opposizione o vi dà fastidio? Noi abbiamo ascoltato in religioso silenzio, ora però fate parlare chi è maggioranza nel Paese: noi parliamo a nome della maggioranza degli italiani. Il presidente del Consiglio ha dato le patenti di opposizione brava e opposizione cattiva", l’affondo di Salvini rivolto ai colleghi-avversari politici che non volevano farlo continuare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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