![Bagno al mare e passeggiata sui monti "Ma da soli e mantenendo la distanza"](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2020/04/03/1585896176-fotogramma-20200330181204-32421646.jpg?_=1585896176)
Una festività dopo l'altra, un ponte dopo l'altro. Con il lockdown la libertà di muoversi si sente ancora di più proprio nei giorni di festa.
Con l'allentamento delle restrizioni, a partire dal 4 maggio, sarà possibile recarsi nella seconda casa, al mare o in montagna, purché nella stessa regione di residenza. Ma ieri, in un 25 aprile assolato, sul sito di palazzo Chigi è arrivato un chiarimento sulla possibilità di fare bagni al mare o fiumi e laghi.
Nella sezione #IoRestoaCasa il tema è stato sollevato da un cittadino che ha chiesto: «Abito in un luogo di montagna/collina oppure in un luogo di mare/lago/fiume, mi è consentito fare una passeggiata in montagna/collina o in riva al mare/lago/fiume?». Pochi minuti dopo è apparsa la risposta del governo. «Sì. È sempre possibile svolgere l'attività motoria in prossimità della propria abitazione principale, o comunque di quella in cui si dimora dal 22 marzo 2020 - si legge - con la conseguenza che è ammesso, per coloro che abitano in luoghi montani, collinari, lacustri, fluviali o marini e sempre che non si tratti di soggetto per il quale è fatto divieto assoluto di mobilità in quanto sottoposto alla misura della quarantena o risulti positivo al virus». «Si può effettuare tale attività in detti luoghi (ivi compreso fare il bagno al mare/fiume/lago) - specifica il sito - purché individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Ciò in quanto i predetti non sono luoghi chiusi al pubblico, come invece lo sono, attualmente, i parchi e le aree verdi urbane, e altresì gli stabilimenti balneari, in cui permane il divieto di ingresso e circolazione». È chiaro che deve trattarsi esclusivamente di attività effettuate senza che occorra allontanarsi dalla propria abitazione e senza che si renda quindi necessario l'utilizzo di mezzi di locomozione pubblici o privati, né spostamenti.
«Sono fatti salvi, peraltro, diversi e più stringenti divieti imposti su base locale perché giustificati da specifiche situazioni territoriali - si sottolinea -. La sussistenza delle condizioni in questione (attività motoria svolta in prossimità alla propria abitazione) potrà essere giustificata con autocertificazione, se gli agenti che fanno i controlli la richiedono».
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