La sfida di Parma era quasi una sfida a tre. Da una parte Federico Pizzarotti (Effetto Parma), dall'altra Paolo Scarpa (centrosinitra). E nel mezzo lui, Beppe Grillo, ex leader di Pizzarotti, il primo sindaco del Movimento Cinque Stelle poi abbandonato dai grillini e osteggiato dai suoi vecchi compagni di Meet Up.
Il risultato dei ballottaggi
Alla fine l'ha spuntata Pizza-il-ribelle. Che ora può gustarsi la sua (fredda) vendetta. Le proiezioni Ipr Marketing lo danno al 57,8% contro il 42,2% del suo avversario, con un'affluenza del 41,5% l'affluenza (in calo rispetto al 53,65%). A nulla è servito l'invito che il candidato ufficiale del M5S nei giorni scorsi aveva fatto ai suoi (pochi) elettori: "Se vuoi impedire che il Pd conquisti il Comune non votare Pizzarotti. Almeno Scarpa è sostenuto da tre liste diverse", aveva scritto Daniele Ghirarduzzi, per poi essere in qualche modo smentito dal blog di Grillo.
Cortocuircuito grillino alle elezioni
La linea (ufficiale) grillina in caso di ballottaggi infatti è questa, ribadida a poche ore dall'infelice uscita di Ghirarduzzi: "l MoVimento 5 Stelle non dà indicazioni di voto ai cittadini che votano al ballottaggio in comuni in cui tra i due candidati non ce ne sia uno del MoVimento. Chi dà indicazioni diverse non parla a nome del MoVimento 5 Stelle".
Forse non sarebbe comunque servito, visto che a Parma il M5S ha raccolto appena il 3% dei voti al primo turno. In molti avevano definito la debacle del M5S come la "caporetto" grillina. Ma tant'è. La cosa certa è che Pizzarotti è di nuovo sindaco di Parma. Anche senza le Stelle sul petto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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