Se FdI continua a volare, prosegue il periodo no del Pd. Enrico Letta è pronto a lasciare la segreteria ed è già iniziata la guerra per la sua successione. Nel frattempo, il ruolo di opposizione al futuro governo di centrodestra è iniziato nel peggiore dei modi. O meglio, prosegue la linea tenuta in campagna elettorale: denigrazione e delegittimazione dell’avversario, con fake news sparse qua e là. Senza dimenticare la guerra per le poltrone in corso in queste ore, con tanto di scontro ad alta tensione con il Terzo polo. I sondaggi non possono che portare brutte notizie.
Il sondaggio stronca Letta
L’ultima rilevazione di Euromedia Research per La Stampa per il Pd è semplicemente straziante. Le intenzioni di voto degli italiani non lasciano spazio a dubbi: i dem sono destinati a diventare il terzo partito del Paese. L’istituto di Alessandra Ghisleri stima il Partito Democratico al 17,5 per cento, in calo dell’1,6% rispetto al risultato delle elezioni. Un ribasso piuttosto importante nel giro di tre settimane. Il Movimento 5 Stelle è pronto a mettere la freccia: i pentastellati guidati da Giuseppi crescono quasi di due punti rispetto al 25 settembre e si attestano al 17,2%.
FdI mette il turbo
Discorso totalmente diverso per Fratelli d'Italia, sempre più primo partito del Paese. Il partito guidato dalla premier in pectore è quotato al 27 per cento, un punto percentuale in piuù rispetto al 25 settembre. Poi spazio a Lega (8,5%) e Forza Italia (7,3%). La coalizione di centrodestra è in leggero rialzo rispetto alle elezioni: 43,9% (+0,1%), venti punti percentuali in più rispetto all’ammucchiata rossa guidata dal Piddì.
I dem in caduta libera
Una débâcle incredibile per il Pd, un crollo che conferma tutti i limiti di una sinistra senza idee, dedita esclusivamente a infangare l’avversario. E gli elettori sono stufi dei teatrini di Letta e degli altri esponenti di spicco, da Boldrini a Zan.
Come messo in risalto da Alessandra Ghisleri, secondo gli elettori “la difesa dei valori e delle tematiche care alla sinistra sembrerebbe appartenere maggiormente al Movimento guidato da Giuseppe Conte (15,4%) più che al Pd (14%)”. Poi Verdi e Sinistra Italiana al 12,1 per cento. Ma c’è un altro dato particolarmente importante per un intervistato su tre (il 33,5% per la precisione), non esiste più una forza parlamentare di sinistra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.