Da Berlino a Barcellona: attacco anarchico all'Italia. Un agente ferito a Roma

Cinque persone fermate in Catalogna. Sono ritenute responsabili dell'azione contro il Consolato

Da Berlino a Barcellona: attacco anarchico all'Italia. Un agente ferito a Roma

Attacco all'Italia? A Barcellona un blitz serale di cinque incappucciati al consolato generale, danni e scritte contro lo «Stato omicida», molto più di una bravata. A Berlino, più o meno nelle stesse ore della notte, va a fuoco l'auto del primo consigliere dell'ambasciata. «Un attentato», lo definisce Giorgia Meloni.

La miccia si accende anche a Roma, dove in serata gli anarchici hanno inscenato una sorta di manifestazione vicino a piazza Trilussa. Degenerata. Intonati cori di solidarietà con Alfredo Cospito (l'anarchico in carcere al 41 bis e da 60 giorni in sciopero della fame contro il 41 bis), alcuni hanno lanciato bottiglie e oggetti contro gli uomini delle forze dell'ordine e un poliziotto è rimasto ferito alla testa durante gli scontri. Lanci di sedie, tavoli, bottiglie e cestini dei rifiuti, la «protesta» è proseguita come una sorta di guerriglia verso gli agenti e i blindati delle forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa.

Intanto la magistratura riannoda il filo delle ultime settimane, guarda ai blitz di Berlino e Barcellona e si concentra sulla pista anarchica. Il 30 dicembre era stato verniciato il portone del consolato a Porto Alegre, in Brasile, ed erano stati ritrovati diversi biglietti di solidarietà a Cospito. Due mesi fa era stata presa di mira la numero due della sede diplomatica di Atene Susanna Schlein, con le stesse motivazioni.

Allarme, un po' di paura. «Il governo segue con preoccupazione e attenzione questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche», scrive la premier. Il ministro Antonio Tajani contatta l'ambasciata di Berlino e il consolato di Barcellona e chiede «che sia fatta piena luce sulle dinamiche di questi atti criminosi». Azioni vandaliche di forte impatto, ma nessun ferito. «Le locali forze di polizia - riferisce la Farnesina - hanno effettuato i necessari rilievi scientifici e investigativi. In ambedue gli episodi fortunatamente non si registrano danni alle persone». Il ministro ha comunque «già disposto l'avvio delle procedure per la verifica e il rafforzamento della sicurezza delle sedi diplomatiche e del personale».

La Procura di Roma attende i rapporti di Digos e Ros per aprire un fascicolo e affidare l'inchiesta ai magistrati dell'antiterrorismo, intanto indaga. Il collegamento tra i fatti appare però evidente. Nella città catalana, si legge in una nota della Farnesina, «ignoti hanno infranto la vetrata del consolato generale imbrattando una parete dell'edificio». Grazie alle telecamere esterne, sono state identificate cinque persone, che sono state fermate e poi rilasciate. «Libertat Cospido», «amnistia total» e «Estat Italia assassi», ecco le scritte sui muri riportate dall'agenzia Efe. «Avevano la testa coperta da un cappuccio», scrive El periodico de Catalunya. La gendarmeria spagnola ha aperto un'inchiesta: non era infatti la prima manifestazione di protesta per Cospito davanti al consolato. E i Mossos de esquadra, il corpo di polizia della Catalogna, aumenteranno le misure di controllo specialmente nelle ore notturne.

E nei giorni scorsi un rafforzamento dei controlli era stato chiesto ai tedeschi dalla nostra ambasciata berlinese. Nella notte il rogo della macchina del primo consigliere Luigi Estero. L'ipotesi investigativa a cui lavora l'intelligence, spiegano da Palazzo Chigi, è quella di un collegamento con i gruppi di matrice anarchica mobilitati per solidarizzare con Cospito.

L'assalto alla nostra diplomazia provoca una reazione bipartisan. «Destano forte preoccupazione - dice Ignazio La Russa, presidente del Senato - i ripetuti attacchi alle sedi italiane. È urgente capire quali siano i motivi e se vi sia una regia unica dietro questi gesti criminosi. Tutta la mia vicinanza al personale». Pure il presidente della Camera Lorenzo Fontana mette in relazione «l'attentato di Berlino e gli atti di vandalismo di Barcellona, speriamo venga fatta in fretta piena luce». Stessi timori, stesse parole, «attacchi», anche dall'opposizione.

Il Pd esprime «preoccupazione» e domandano chiarezza. Per i 5 Stelle parla l'ex premier Giuseppe Conte: «A Berlino e a Barcellona violenze e intimidazioni, atti gravi che comunque non scalfiscono la dedizione del nostro corpo diplomatico».

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