Berlusconi ai leader europei: "Subito all'Italia i fondi Ue"

Il Cavaliere interviene al summit del Ppe, presenti nove capi di Stato e di governo. "Il lavoro è a rischio"

Berlusconi ai leader europei: "Subito all'Italia i fondi Ue"

C'erano tutti. Una vasta platea di colleghi e di uomini di governo cui ha rivolto un appello chiaro e vibrato: «Fate presto. Aiutateci a ripartire». Silvio Berlusconi ieri ha partecipato in videoconferenza al summit di leader europei, ministri e segretari politici che si ritrovano a Strasburgo nella casa comune del Partito popolare. Ai colleghi e amici (erano presenti 9 tra capi di Stato e di governo, 9 leader di opposizione e il vertice al completo del Ppe) il leader azzurro ha chiesto di far presto nello sciogliere riserve e lacci del Recovery Fund e di immaginare per l'Italia una sorta di «anticipo» sui fondi che in teoria sarebbero disponibili soltanto dal primo gennaio del prossimo anno.

Ad ascoltare l'appello c'erano politici impegnati in responsabilità di governo, come il cancellerie austriaco Sebastian Kurz e il primo ministro croato Andrej Plenkoviç, ed esponenti di spicco dello stesso Ppe come il presidente Donald Tusk, il francese Franck Proust e lo spagnoloPablo Casado. E soprattutto c'erano interlocutori «strategici» come il tedesco David McCallister e l'olandese Esther De Lange.

«In Italia - ha spiegato Berlusconi - l'emergenza sanitaria si sta trasformando in emergenza economica: migliaia di aziende chiuderanno definitivamente e centinaia di migliaia di posti di lavoro sono a rischio. La situazione è seria».

«Ho apprezzato - ha aggiunto - sin dall'inizio, con il presidente Antonio Tajani e con tutti i deputati di Forza Italia l'idea del Recovery Fund. Ho detto sin da subito che era la cosa giusta da fare. Sono però preoccupato dal fatto che i fondi saranno realmente disponibili solo all'inizio del prossimo anno. È troppo tardi!»

Berlusconi si è quindi appellato direttamente alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leynen e ai vertici del Ppe per individuare «formule-ponte» che consentano ai governi nazionali di avere risorse prima di allora. «In modo - ha spiegato - da poter arrivare senza problemi al prossimo anno. Serve una risposta rapida». Il leader azzurro ha poi sottolineato che il suo partito, all'opposizione in Italia, ha più volte chiesto al governo e ai partiti della maggioranza di velocizzare al massimo la presentazione del piano per il Recovery Fund.

«Ho da subito apprezzato - ha concluso Berlusconi - che l'Unione europea in questa occasione abbia messo in campo strumenti efficaci, forti ed importanti. Adesso serve un piccolo sforzo comune per fare di più e meglio. Sono certo che questa iniziativa gioverebbe a tutti e toglierebbe molti argomenti alle forze politiche che si definiscono anti-europee».

Ma non è soltanto la Commissione a dover prendere iniziative. Lo ricorda anche il deputato azzurro Marco Marin che sottolinea il ruolo determinante svolto fin qui proprio da Berlusconi nel sostenere l'utilizzo del Recovery Fund. «Ora però il governo delle quattro sinistre - ammonisce Marin - deve uscire dalla logica dello statalismo e assistenzialismo che fin qui lo ha guidato».

E sempre in tema europeo, mentre Berlusconi si appellava ai colleghi del Ppe sul modo di utilizzare il Recovery Fund, Renato Brunetta, a Montecitorio, ricordava al premier Conte la posizione di Forza Italia. «Lei, presidente, ha detto che a settembre ci sarà un Piano - ha ricordato Brunetta -. Ma il Paese non può aspettare.

Occorre ora un piano nazionale delle riforme, che dovevate presentare già ad aprile insieme al Def, su cui avete avuto la deroga parziale dall'Unione Europea, ma che adesso diventa lo strumento per dialogare con l'Europa, per la nostra credibilità nei confronti dei mercati».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica