Beviamo di meno, viviamo di più

di Francesco Forte

A Roma nel programma per i sessant'anni dalla firma dal Trattato Europa viene presentata un'Europa con cinque diversi possibili scenari, disegnati dal presidente della Commissione il lussemburghese Junker. L'olandese Jeroen Dijsselbloem, presidente dell'Eurogruppo, non amando queste complicazioni, ha presentato un'Europa con solo due scenari: quello dei paesi del Nord virtuosi e quelli del Sud che spendono in alcol e donne il denaro che l'Europa dà loro per solidarietà. Anche se Dijsselbloem è stato ministro delle Finanze, però non sembra bravo nei numeri. Nella sua divisione fra Nord e Sud circa la solidarietà europea prende una mezza cantonata perché l'Italia spende molto per gli immigrati e l'Europa sta a guardare. Circa la spesa per donne non si sa, ma per l'alcol la cantonata dijsselbloemiana è colossale.

Giovedì il Giornale ha fatto notare che l'Italia è fra i paesi del mondo a più basso consumo di alcolici. Quello del presidente dell'Eurogruppo, non è uno sbaglio che merita 5; è da 3, per non dire zero. Infatti, mentre in Europa il consumo di alcol è di 10,9 litri pro capite, in Italia è solo di 6,7 litri pro capite, contro 6,2 medi pro capite nel mondo, compresi i musulmani. Il record europeo ce lo ha la Russia con 15,1 litri pro capite pari a 2,3 volte quello italiano. Riconosciamo, dunque, alla Russia quattro stelle e la prima velocità alcolica. Ma quattro stelle le meritano anche il Portogallo che ha un consumo di 13 litri, la Francia di 12,2 e Irlanda, Lussemburgo e Germania, con un consumo pro capite alcolico di 11,9-11,8. Fra i sei Paesi che firmarono il trattato di Roma sessant'anni fa, c'è una Europa a due velocità alcolica: 5 Paesi ossia Germania, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo - in prima velocità - e uno, l'Italia, in seconda. Nel tempo, però, l'Europa si è allargata, e anche le classi di velocità per la spesa negli alcolici sono aumentate. Infatti, dopo la prima fila, c'è un gruppetto di stati in seconda fila composto da Danimarca e Spagna con consumo pro capite di poco più di 11 litri. Segue un gruppo in terza fila con Austria, Grecia e Olanda con un consumo attorno ai 10 litri, tallonato dalla Svezia con 9. Questo plotoncino dell'Europa alla terza velocità alcolica precede con distacco quello dell'Europa in quarta velocità in cui ci sono solo la Norvegia con 7,7 litri e l'Italia con 6,7. Qui noi siamo proprio gli ultimi. Però siamo anche il popolo più longevo del mondo con una speranza di vita alla nascita di 84,4 anni assieme al Giappone con 85,4. E noi italiani abbiamo il record mondiale della longevità maschile: 85 anni; mentre al Giappone compete quella delle donne con 90 anni (in Italia 86).

I francesi, gli olandesi e gli spagnoli hanno una speranza di vita di 81 anni e mezzo; i tedeschi, gli austriaci e i greci invece di poco più di 80 anni; i danesi e i portoghesi di 79. Anche qui l'Europa a 4 velocità, ma l'Italia è in testa.

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