Boeri, nuova doccia fredda: a processo per "Bosconavigli"

L'archistar già nel mirino dei pm per la Beic, a settembre imputato per lottizzazione abusiva

Boeri, nuova doccia fredda: a processo per "Bosconavigli"
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Nuovi guai giudiziari per Stefano Boeri. Una doccia fredda, anche se prevedibile, si è abbattuta sull'archistar. Dovrà, infatti, andare a processo alla fine di settembre per il progetto del Bosconavigli finito nell'inchiesta della Procura di Milano insieme a un'altra decina di progetti. Bosconavigli, che prende il nome da quello che è ormai il tratto distintivo dell'architettura di Boeri nel mondo, il Bosco verticale, è quasi ultimato ormai e sorge nell'area sud ovest di Milano, tra zona Tortona e il Naviglio Grande.Qui, nello storico quartiere di San Cristoforo, si affacciano 90 appartamenti per «333 abitanti», con un'altezza di quasi 41 metri, su un'area di 8mila metri quadrati.

Le accuse nell'inchiesta coordinata dal pool della procuratrice aggiunta di Milano Tiziana Siciliano e dei pm Paolo Filippini, Mauro Clerici e Marina Petruzzella e condotta dal Nucle o di polizia economico finanziaria della Gdf, sono lottizzazione abusiva e abusi edilizi. Il problema è la mancanza di un piano attuativo che prevede servizi per il quartiere (l'altezza massima per cui non è necessario è 25 metri), la mancanza di una delibera di giunta e di consiglio comunale mentre qui è stata stipulata una convenzione urbanistica tra il costruttore e un dirigente comunale. nel mirino anche il prezzo con cui sono state pagate le aree.

Tra gli indagati anche il progettista Giovanni da Pozzo, il direttore dei lavori Stefano De Cerchio, Marco Nolli della Milano 5.0 srl, società committente, il titolare dell'impresa costruttrici e due dirigenti comunali Alberto Viaroli e Giovanni Oggioni. Quest'ultimo, ex direttore dello Sportello unico edilizia del comune e componente della Commissione per il paesaggio, è coinvolto in altre inchieste ed è stato rinviato a giudizio anche per il caso delle Torri Milano.

Sull'inchiesta Beic, per cui Boeri e Cino Zucchi sono indagati per turbativa d'asta e falso ieri il sindaco Beppe Sala ha detto: «È difficile giudicare la questione.

È inutile negare che sia nei suoi confronti che nei confrontidi Cino Zucchi ho un rapporto personale e di stima. Mi auguro che tutto ciò non porti a conseguenze per loro e quindi anche a problematiche che coinvolgono la città: la Beic è un progetto che si attendeva da 40 anni, finanziato dal Pnrr, è importante per Milano».

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