Sembra proprio un caso di doppiopesismo, quello che emerge dall'applicazione del regolamento della Camera dei Deputati. Già, perché se chi scandisce ad alta voce la parola "onestà" viene sanzionato con diciotto giorni di sospensione, può anche capitare che chi insulta un'onorevole collega al grido di "zoccola" riesca invece a farla franca.
Come rivela oggi il Fatto Quotidiano, il collegio dei Questori di Montecitorio ha sanzionato la deputata M5S Carla Ruocco insieme ad altri cinquanta colleghi di partito per le proteste dello scorso 13 febbraio, quando in Aula venne affrontato il voto sulla riforma costituzionale. In quell'occasione i grillini rivolsero cori di protesta all'indirizzo di maggioranza e governo, scandendo ad alta voce la parola "onestà" e anche l'insulto "serva", rivolto al presidente Laura Boldrini.
Espulsa, ora la Ruocco è stata sanzionata con 18 giorni di sospensione. Per protestare contro le decisioni della presidenza di Montecitorio, nel pomeriggio è arrivato a Roma anche Beppe Grillo che ha organizzato un sit-in davanti alla Camera dei Deputati.
Ma a fare discutere è il mancato provvedimento nei confronti del piddì Francesco Sanna, che avrebbe ripetutamente apostrofato la stessa Ruocco come "zoccola".
L'onorevole dem, però, è stato graziato: in una lettera indirizzata alla presidenza, i Questori spiegano che "Sanna ha spiegato che, durante un vivace scambio con la Ruocco, ha utilizzato una locuzione mutuata da un'espressione gergale sarda, 'Zacc'a strada', che può essere resa in lingua italiana come un invito ad allontanarsi, come un 'ti invito ad allontanarti in gran fretta'.")Misteri e bizantinismi dei regolamenti parlamentari. La Boldrini, intanto, che dice?
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