"Non attaccate il Pd, criticate la destra": la disperazione della Boldrini

L'esponente del Partito Democratico bacchetta Renzi, Calenda e Conte per le critiche rivolte ai dem. Il popolo del web la stronca

"Non attaccate il Pd, criticate la destra": la disperazione della Boldrini

Campagna elettorale senza esclusione di colpi, con quattro grandi blocchi protagonisti. Come ben sappiamo, il centrodestra deve fare i conti con offese, insulti e fake news di ogni tipo. Ormai è una tradizione, si sa. Ma a sinistra c’è chi si arrabbia se qualcuno non segue il canovaccio. È il caso di Laura Boldrini, volto di spicco del Partito Democratico. In un tweet, l’ex presidente della Camera ha biasimato Renzi, Calenda e Conte. Il motivo? Aver criticato i dem, anziché rimpolpare la lista degli attacchi alla coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.

Nessun messaggio velato, nessuna insinuazione. la Boldrini è andata dritta al punto: “Ma Calenda, Renzi e Conte perché continuano ad attaccare il Partito Democratico? Non si rendono conto di cosa comporterebbe una vittoria di Meloni, Salvini e Berlusconi? Si rischierebbe la bancarotta come nel 2011 e l'Italia avrebbe un piede fuori dall'Ue. Non basta per cambiare rotta?”. In altre parole: come si permettono a criticare il Pd? Lo spirito dem è quello dell’ammucchiata ed è lecito, dal loro punto di vista, aspettarsi il tutti contro uno ai danni del centrodestra.

Il Pd è in palese difficoltà e anche queste esternazioni lo confermano. Nel suo tweet, inoltre, la Boldrini ha fatto riferimento al rischio bancarotta come nel 2011. Uno slogan ripetuto a pappagallo nelle ultime ore da diversi candidati dem, uno degli ultimi tentativi di screditare l’avversario. La catchphrase è stata lanciata dal segretario Letta domenica a Cortona alla Festa dell'Unità e rilanciata in coro da Serracchiani, Boldrini e così via.

Una mossa che non ha portato buoni risultati in termini di gradimento. La Boldrini, infatti, è stata contestata ferocemente da diversi utenti. Una richiesta "patetica" secondo alcuni, mentre c'è chi mette in risalto l'abitudine del Pd a dimenticare le critiche senza farne tesoro. Ecco una carrellata di tweet: "La mia priorità è non vedere più persone incompetenti e presuntuose come Lei in parlamento. Al resto ci penserò dopo. Una cosa alla volta", "Perché nessuno di voi sa fare altra politica che non sia l'attacco all'avversario. Guarda tu stessa che con un solo tweet nomini 6 avversari e nemmeno 1 punto del vostro programma", "Ma il dubbio che le persone siano stanche di persone spocchiose come lei no le viene mai?"..

L’ira di Boldrini nei confronti dei leader del Terzo polo è legata soprattutto alle loro ultime esternazioni contro il segretario Letta. L’ultima stilettata è quella del senatore di Rignano:“Intanto, i compagni che si sono alleati con Letta hanno chiesto, nelle ultime ore, l'abolizione della proprietà privata iniziando dai Jet e l'abolizione dei profitti 'eccessivì.

Eravamo preoccupati delle influenze russe sui partiti di destra, inizio a preoccuparmi delle influenze sovietiche sul nuovo Pd”. Uno sfregio secondo l'ex presidente della Camera: non perdete tempo, uniamoci contro il nemico! Un clima da de profundis.

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