Continua il «processo» ai risultati in casa Lega. Da Zaia a Maroni, nei giorni scorsi sono stati tanti i dirigenti del Carroccio che hanno sollevato perplessità sulla gestione salviniana del partito. Soprattutto negli ultimi due anni. Con risultati che hanno fatto crollare i consensi a vantaggio dell'alleata Meloni anche in «piazze» considerate da sempre fedeli alla politica leghista. Come il Nordest. Ed è proprio partendo da questi dati che da più parti si fa forte l'esigenza di tornare alle origini. E chi meglio di Umberto Bossi può indicarne la via. Il «senatur», ripescato dopo un affrettato conteggio da parte del Viminale, resta in campo e ora, dall'alto della sua esperienza maturata in oltre 35 anni di vita parlamentare, suggerisce un ritorno alle origini.
E a questo suggerimento Bossi intende dare una forma concreta. Ed ecco l'idea di una corrente. Non di un partito alternativo alla Lega, sia ben chiaro. Semmai una corrente all'interno del movimento che lui stesso ha contribuito a fondare. Una formazione «nordista» interna alla Lega Salvini premier. «È un passaggio vitale - ha spiegato Bossi - finalizzato esclusivamente a riconquistare gli elettori del Nord, visto il risultato elettorale del 25 settembre per rilanciare la spinta autonomista». Nel Comitato Nord sono invitati ad aderire tutti gli iscritti alla Lega «che vogliono impegnarsi con rinnovato entusiasmo alla conquista degli obiettivi che sono stati alla base della fondazione della Lega nel marzo 1984». Il progetto sarebbe già in fase avanzata, poiché «sono state poste le basi per la struttura organizzativa del Comitato». Con il Comitato Nord, di fatto, Umberto Bossi torna in campo energicamente per la Lega e per l'autonomia, fanno sapere fonti vicine al Senatur. «Bossi si sente molto frustrato perché avverte che tante persone per bene stanno pensando di lasciare la Lega», spiega un dirigente che ha parlato con lui in queste ore. «In tanti lo chiamano per dire che il segretario sta facendo troppo pasticci e si è sentito in dovere di fare qualcosa», conclude. La corrente dovrebbe chiamarsi «Comitato del Nord». Per il momento si tratta soltanto di un progetto. Si stanno, infatti, raccogliendo adesioni e sondando l'opinione degli attivisti di Lombardia e Veneto.
Un'altra iniziativa, che aspira anch'essa a risvegliare l'orgoglio autonomista del nord, è portata avanti da alcuni ex parlamentari, che ancora aderiscono alla Lega Nord, il partito fondato da Bossi ma tecnicamente «sostituito» dalla Lega Salvini premier a partire dal 2017. Si tratta, tra gli altri, di Gianni Fava, ex sfidante di Salvini al congresso del 2017, Emanuela Munerato e Gianluca Pini.
L'appuntamento è per il 15 ottobre alle 10:30 alla sala Cattaneo di Biassono (Monza e Brianza). 'Per il Nord riparte la battaglia è il titolo dell'iniziativa scritto, nel manifesto su sfondo verde, con i caratteri usati ai tempi nella campagna di Roberto Maroni per lo slogan «Prima il Nord».
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