Il maestro contro l’allievo. Umberto Bossi, fondatore della Lega Nord (per l’indipendenza della Padania) nel 1989, si è scagliato contro l’attuale leader del Carroccio, Matteo Salvini.
Il Senatùr, intervistato da Il Venerdì di Repubblica, come riporta Dagospia, non gliele ha mandate a dire. In primis, in tema di immigrazione: "Quelle sui respingimenti sono solo chiacchiere: non è possibile se non li rivogliono indietro. Perché i problemi non si risolvono dicendo ‘rimandiamoli a casa’. Continueranno a venire perché il vero problema è stata la globalizzazione, che ha distrutto le piccole imprese artigiane africane. Sono stati i Paesi ricchi a uccidere quelli poveri, perciò la gente scappa".
Poi, in riferimento alla possibilità che Salvini al prossimo appuntamento di Pontida trasformi la Lega (non più Nord) in Lega Italia, Bossi ha detto: "Non penso che sarà così, sarà tutto sfumato. La partita si giocherà sul piano degli equivoci e dell'ambiguità. Per far trovare la gente davanti al fatto compiuto. Altrimenti, penso che qualcuno potrebbe tirarlo giù dal palco. Pontida l'ho inventata io, anzi sono io che ho recuperato la storia di Pontida. Se c'è qualcosa da fare è allontanarsi il più possibile dal nazionalismo che è la causa di tutti i mali di questo Paese. Noi abbiamo ereditato uno Stato dal fascismo e i nostri padri della Patria lo hanno lasciato centralista".
Bossi contro Salvini
Insomma, il presidente a vita del Carroccio picchia duro sull’attuale leader, smontandone anche l’exploit di consensi:"È successo per insipienza della sinistra e della sua classe politica". E poi: "Gli elettori non sono Dio. Uno può prendere i voti, ma anche sbagliare".
Bossi continua nella sua critica e la allarga al nuovo governo Conte, sostenuto dall’asse giallo-verde, e alla possibilità di introdurre in Italia il reddito di cittadinanza. "Temo che sarà solo un tampone. La vera soluzione è il lavoro. È chiaro che siamo arrivati al tutto e subito, cioè al populismo. Per anni la politica non ha dato nulla e la gente si è stancata. Questo mi sembra che stia avvenendo".
Infine, una saggia battuta anche sulla situazione attuale del centrodestra: "Se esiste ancora? Bisognerebbe chiederlo a Salvini. Penso che sia molto lesionato.
Ed è un peccato perché Berlusconi poteva servire. Con le sue conoscenze e le amicizie internazionali: per esempio per mettere mano ad un piano Marshall per l' Africa".Beh, il senatùr ha parlato. Salvini replicherà?
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