"Una bufala il contratto Lega-Vannacci"

Il Carroccio smentisce l'indennizzo in caso di mancata elezione. Il generale: "Non so se correrò"

"Una bufala il contratto Lega-Vannacci"
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Ma lo candidano o non lo candidano? Il film sul generale Vannacci in corsa con la Lega alle prossime Europee va in scena da mesi e terrà banco ancora, finché non si chiuderanno le liste per le elezioni di giugno. I contatti con la Lega, anche diretti con Salvini, ci sono stati e continuano, ma al momento non risulta nulla di concreto. Secondo Report, invece, sarebbe stato firmato addirittura un contratto. Lo racconta un leghista anonimo con il volto oscurato, intervistato dal programma di RaiTre: «Io credo che Salvini abbia promesso la candidatura certa a Vannacci e se ciò non si verifichi probabilmente Salvini dovrà pagare dei grandi soldi a Vannacci. Si parla di un accordo molto forte anche dal punto di vista economico. Ci sono centinaia di migliaia di euro in ballo. Più di 200-300mila euro di sicuro» dice il personaggio qualificato come «Fonte Lega Salvini premier». Una sorta di accordo di risarcimento in caso di mancata elezione, questa la teoria del leghista mascherato. Il generale smentisce categoricamente: «Non so perché sia uscita fuori questa storia di Report, dicono cazzate, non ho idea di cosa si stia parlando. Ormai tutti parlano di me dicendo cose al limite dell'incredibile» dice al Giornale d'Italia. La Lega pure smentisce: «È totalmente falso, temiamo che la vostra fonte sia la stessa di tante altre inchieste fantasiose finite nel nulla come i presunti finanziamenti russi» scrive il partito di Salvini al programma di Sigfrido Ranucci.

Che tra Lega e Vannacci ci sia sintonia lo dimostrano però varie uscite di leghisti, in primis quella del vicesegretario federale Andrea Crippa, che ha sempre aperto le porte del partito al generale: «Vannacci la pensa come noi. Se si dovesse proporre per candidarsi, noi sicuramente accetteremmo la sua disponibilità, nella Lega c'è spazio. Spetta a lui decidere, non costringiamo nessuno a farlo. Una clausola di risarcimento? Mica facciamo trattative per le candidature!» risponde il vice di Salvini. Piena sintonia anche sulla vicenda del gioielliere Mario Roggero, condannato per aver ucciso i due rapinatori. La Lega ha lanciato una raccolta fondi per sostenerlo, Vannacci lo ha invitato a mettersi in contatto con lui, «sono pronto ad aiutarlo, la difesa è sempre legittima». In aula alla Camera poi il deputato leghista Rossano Sasso ha fatto una sviolinata al generale, «un soldato pluri-decorato che ha guidato reparti prestigiosi dell'esercito, un uomo di valore a cui va solidarietà del gruppo Lega per gli attacchi ricevuti dalle sinistre».

Il generale si diverte ad alimentare le indiscrezioni, smentisce candidature ma poi non le esclude. «Sono un soldato» ripete, tra l'altro sotto inchiesta disciplinare per la pubblicazione del libro. Ma se dovesse candidarsi userebbe «il denaro che ho a disposizione, i finanziamenti di chi mi dovesse appoggiare e i proventi del libro», dice al Fatto. Insomma se la caverebbe da solo, senza un partito di appoggio. Con una sua lista? Chissà, «ancora deciso niente».

Di certo una sua corsa con la Lega non sarebbe gradita da Fdi, il partito del ministro Guido Crosetto che ha dato l'ok al procedimento disciplinare. E che alle Europee giocherà un derby con la Lega, sopratutto sulla fascia destra.

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