L'antagonista, dal carcere ungherese alla comoda poltrona blu del parlamento europeo

L'antagonista, dal carcere ungherese alla comoda poltrona blu del parlamento europeo
Si è ritrovato nel posto giusto al momento giusto. E ha costruito il ponte tra von der Leyen e Meloni
La commissione ha individuato nei Paesi Bassi uno Stato influenzabile: da lì l'"attacco sui social"
L'ex ministro ora sindaco: "Oggi non vedo spazi. Alle Europee un vero harakiri"
Ecco la successione di date che dimostra la mia correttezza
L'opposizione sogna il ribaltone. La "chiamata" di Cacciari
A Bruxelles accordo sui top jobs: ora tocca al Parlamento Ma la premier si astiene su Ursula e boccia Costa e Kallas
Attribuire con indagini ex-post una preferenza al non-voto diversa da quella uscita dalle urne è una forzatura, un tentativo di accaparrare alla causa persone essenzialmente distaccate e indifferenti, non diverso dal chiedere quale vino piaccia di più a un astemio. È invece assolutamente un falso affermare che un risultato del 30% equivalga al favore del 15% della popolazione
Una contraddizione, un paradosso politico si affaccia all'indomani delle elezioni europee