Se la presidente della Calabria Jole Santelli non ritirerà l'ordinanza entro questa sera, il governo andrà avanti con una diffida e poi impugnerà il provvedimento. È quanto dichiarato dal ministro per le Autonomie Francesco Boccia nel corso della videoconferenza con i governatori sul tema delle ordinanze per la fase 2. Si infiamma così lo scontro tra il governo e la presidente Santelli. Ma per capire come si è arrivati a questo punto, si deve fare un passo indietro.
I fatti
Dopo l'ultimo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte, Jole Santelli aveva ufficializzato una sua ordinanza. "O ci siamo noi a dare delle risposte, oppure questo territorio diventerà preda di chi le risposte purtroppo le dà, e le dà velocemente, e si chiama criminalità organizzata", aveva spiegato la presidente della Calabria che con l'ultimo provvedimento consente da oggi ai ristoratori di riprendere parzialmente l'attività con servizio ai tavoli all'esterno dei locali.
"Nella prima fase dell'emergenza la salute era l'unico obiettivo, abbiamo iniziato a conoscere il virus, la sua pericolosità. Oggi dobbiamo imparare a convivere col virus. Di questo il premier Conte deve essere consapevole: l'Italia non è unita. La situazioni di regioni dove non ci sono contagi, non mi riferisco alla Calabria ma all'Abruzzo e alla Basilicata, non è uguale a quella di regioni dove si registra ancora un altissimo numero di contagi. È difficile prendere misure che riguardino tutti", aveva sottolineato l'azzurra.
Le polemiche
L'ordinanza di Santelli ha creato fin da subito diverse polemiche. La maggioranza di governo ha parlato di "corsa in avanti" e la scelta della governatrice non è piaciuta neanche a molti sindaci calabresi. Il premier Conte, nel corso dell'informativa di questa mattina alla Camera, ha puntato il dito contro gli enti locali: "Le loro iniziative improvvide e illegittime". E ora è arrivato l'avvertimento da parte del governo.
"Ho annunciato poco fa alla presidente Santelli che tra pochi minuti partirà la diffida per quell'ordinanza e, se non sarà ritirata, sarà impugnata", ha dichiarato il ministro per gli Affari Regionali Boccia ai microfoni del Tg1. "Non c'è uno scontro con le Regioni, oggi abbiamo chiuso una giornata costruttiva - ha sottolineato Boccia -. Tutte le altre ordinanze delle Regioni sono coerenti con gli orientamenti del governo". Poi ha aggiunto: "La fuga in avanti della Calabria non aiuta nessuno e mette a rischio la salute dei cittadini.
Tutti vorremmo tornare nei bar e nei ristoranti, ma è necessario seguire le linee guida. Come sono state fatte per i cantieri, per le fabbriche e per i trasporti, saranno fatte per bar e ristoranti e vi si potrà tornare ma in sicurezza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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