![Crisi, il giorno decisivo. Ma Casellati avverte: "L'Aula resta sovrana"](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2018/08/07/1533647788-casellato.jpg?_=1533647788)
Questo pomeriggio riapre il Senato per decidere quando convocare la seduta sullla mozione di sfiducia presentata dalla Lega. Il presidente Elisabetta Casellati ha subito ricordato che: "La convocazione dell'Assemblea, nell'ipotesi in cui il calendario dei lavori non venga approvato in capigruppo all'unanimità, non costituisce forzatura alcuna, ma esclusivamente l'applicazione del regolamento".
In base all'art. 55, comma 3 del regolamento di Palazzo Madama, infatti, sulle proposte di modifica del calendario decide l'Assemblea e non il Presidente. "In un momento così delicato per il Paese, l'unico metro possibile da adottare a garanzia di tutti i cittadini è il rispetto delle regole" conclude la Casellati. Se l'Assemblea di Palazzo Madama dovesse essere chiamata a esprimersi sul calendario, il centrodestra, spiega La Stampa, potrebbe far pesare la sua forza, sperando anche sulle assenze degli altri partiti. In questo caso M5S, Pd e LeU potrebbero far mancare il numero legale. Insomma siamo di fronte a una partita a scacchi che si gioca tutta sulle regole.
Intanto, sempre tra la mattina e il pomeriggio si riuniscono tutti i gruppi parlamentari per decidere quale linea tenere.
Luigi Di Maio è già arrivato alla Camera, mentre Matteo Renzi si appresta allo scontro con gli zingarettiani dentro il Pd per la nascita di un governo istituzionale. I mercati, dal canto loro, danno segnali incoraggianti. Se lo spread tra Btp e Bund apre in calo, la Borsa tenta di recuperare le perdite subite venerdì.
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