Canone Rai, tutti i dubbi su modalità di pagamento e disdetta

L'unica certezza è che si pagherà in bolletta. Mancano i decreti attuativi: caos su conviventi, affittuari e studenti fuori sede

Canone Rai, tutti i dubbi su modalità di pagamento e disdetta

Di certo, al momento, c'è solo che il canone Rai i cittadini dovranno pagarlo in bolletta. Il resto è tutto nel caos, in attesa di un decreto attuativo che sarà pubblicato a metà febbraio e che (forse) scioglierà i molti dubbi. Sono tantissimi i cittadini, infatti, che al momento non sanno se e come pagare l'odiato canone. E soprattutto, non sanno come fare per ottenere l'esenzione volontaria (decididendo di non guardare tv) e quella che gli spetterebbe per legge.

Andiamo con ordine. La legge di Stabilità, oltre ad aver deciso la riduzione a 100 euro del canone e il pagamento in bolletta, non ha definito come comportarsi nei casi particolari. Ad esempio, come scrive il Fatto Quotidiano, niente si sa in merito a cosa fare in caso di uno studente fuori sede oppure nel caso in cui il titolare dell'abbonamento non è lo stesso che ha intestata l'utenza della luce. Inoltre, è altissimo il rischio di ritrovarsi a pagare due volte il canone in caso di seconde case (che sono escluse per legge dal pagamento).

Non è ancora chiaro in che modo l'Agenzia delle Entrate riuscirà a districarsi tra i dati di conviventi, residenti, intestatari di bolletta elettrica e poi tirare fuori le bollette maggiorate con il canone Rai. Il cominicato della Rai e di Entrate dice che "da quest’anno pagare l’abbonamento Tv è più semplice ed economico, come accendere la luce". Ma entrambe sanno che non è così. Infatti anche il call center ammette di essere "ancora in rodaggio" e in attesa "della pubblicazione del decreto attuativo".

Lo stesso comunicato Rai-Equitalia spiega che "canone è dovuto una sola volta, per ogni famiglia o per gruppo di persone residenti nella stessa casa, e che verrà addebitato nella bolletta elettrica della casa di residenza a prescindere dalla persona a cui è intestata". Un modo come un altro per confondere ancora le idee ai contribuenti. Che non sanno come comportarsi in caso di conviventi che non fanno parte dello stesso nucleo familiare. Bella matassa da sbrigliare. Inoltre, c'è il rischio di distacco della corrente della luce, le multe per chi ha due utenze elettriche ma non risiede in quelle case e il rischio di doppio canone per gli studenti fuori sede che, pur facendo parte ancora del nucleo familiare originario, potrebbero dover pagare comunque il canone.

Ma non è tutto. Il decreto dovrà spiegare anche come fare nel caso di passaggio dell'utenza elettrica nel corso dell'anno. Il canone viene pagato a rate, i calcoli per quantificare il debito residuo e spostarlo in un'altra bolletta.

Se avete dubbi, ovviamente, potete andare sul sito www.canone.rai.it e cercare tra le domande più frequenti, che però, scrive il Fatto, non conteplano le problematiche più comuni. Il motivo? Nemmeno mamma Rai sa ancora come comportarsi. In alternativa si può contattare iln umero 199.123.000, che però è un vero salasso: 14,49 centesimi al minuto da rete fissa e 48,8 centesimi da rete mobile. Intanto, quello che è certo è che a pagare il canone dovranno essere tutti i cittadini che hanno un apparecchio atto a ricevere trasmissioni tv, gli inquilini di una casa con televisore, anche se non ne sono proprietari, gli abbonati alla tv satellitare, anche se non guardano la Rai e i residenti all'estero con una casa nel Belpaese dotata di televisione. Sono esclusi gli over 75 con reddito complessivo familiare inferiore ai 6.713,98 euro annui, chi ha solo computer senza sintonizzazione tv e chi ha una seconda casa.

Se non si ha un televisore, si può chiedere

l'esenzione. Basta una autocertificazione di non detenzione, che se falsa può portare a una condanna penale. L'unico problema è anche ancora non è stato emesso un decreto dell'Agenzia dell'Entrate che ne definisca le modalità.

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