Cav e Lega: due giorni di referendum

Berlusconi: "Un decreto per votare sulla giustizia anche il lunedì". Carroccio d'accordo

Cav e Lega: due giorni di referendum

Aumenta il pressing sul governo affinché aggiunga lunedì 13 giugno all'election day, in modo che sia possibile votare per le amministrative e per il referendum sulla giustizia. Da più parti si plaude all'idea dell'accorpamento. Si parla sì di risparmi consistenti ma anche di stimolare la partecipazione popolare soprattutto per quanto riguarda il referendum.

Anche Silvio Berlusconi ieri ha ringraziato l'esecutivo per la scelta, esortandolo però ad aggiungere il lunedì successivo. «Considero molto positiva - sottolinea il leader azzurro - la decisione del governo. È una scelta che non solo consente risparmi significativi, ma favorisce la partecipazione alle urne. Proprio per questo, però, ora è indispensabile un decreto che estenda gli orari di votazione anche alla giornata di lunedì, come spesso si è fatto in passato. Abbiamo il dovere di combattere l'astensionismo e di favorire la massima partecipazione dei cittadini al voto». Berlusconi ricorda poi l'astensionismo record che ha caratterizzato gli ultimi turni di amministrative nel nostro Paese. «Il tasso di astensionismo - dice - è stato davvero inaccettabile, pericoloso per la democrazia». Un pericolo questo che vale anche per i referendum, nei quali esiste un quorum, e quindi «limitare l'affluenza significherebbe alterarne i risultati in modo surrettizio». «Sono certo - conclude il presidente di Forza Italia - che il governo e il Parlamento comprendano e condividano queste nostre preoccupazioni».

Sulla stessa lunghezza d'onda la Lega. Anche per i dirigenti del Carroccio l'election day dovrebbe essere allungato a lunedì 13 giugno. Serve un provvedimento per aggiungere il secondo giorno al voto, fanno sapere da via Bellerio mentre il presidente del Friuli Venezia Giulia entra nel merito della decisione del governo. «Accorpare amministrative e referendum è stato assolutamente giusto - spiega il governatore leghista -. Come Regione avevamo la possibilità di convocare le amministrative in modo autonomo. Abbiamo fatto una scelta di accorparle anche noi con la data scelta dal Governo nazionale così da ridurre i costi e favorire la partecipazione. La nostra scelta è stata fatta per far andare le persone a votare. Più persone vanno a votare più viene valorizzata la democrazia».

Sulla scelta dei candidati da presentare per le amministrative, intanto, i giochi sono fermi. Al momento non è stata data una data per il prossimo vertice del centrodestra. Insomma la prossima settimana non si scioglieranno i nodi principali (che riguardano innanzitutto la Sicilia e Palermo). Il ragionamento portato avanti dalla Meloni è semplice: prima di tutto vanno sostenuti i sindaci uscenti del centrodestra. «Poi stiamo dando il via libera dove ci sono proposte serie e credibili che vengono portate avanti - spiega la leader di Fratelli d'Italia -.

Per noi far vincere il centrodestra è sempre un priorità. Sono gli altri partiti della coalizione che devono dire se per loro la priorità è far vincere il centrodestra o piuttosto frenare la crescita di Fratelli d'Italia».

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