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Mentre l'Occidente si sposta a destra, Elly Schlein subisce il ritorno degli ex diccì, la bocciatura della Consulta sul referendum sull'autonomia e non riesce a risolvere la 'grana De Luca'

Francesco Curridori
Le quattro spine nel fianco di Elly Schlein

"Noi confermiamo la nostra netta contrarieta' alla legge sull'Autonomia. E' necessario che Parlamento e Governo si fermino, e tutti i rilievi di incostituzionalita' fatti devono essere garantiti in questa discussione. Ora discuteremo e decideremo come continuare a far vivere nel Paese questa battaglia. Definire i lep e mantenere la scuola pubblica rimangono elementi da garantire. Io personalmente non ho ancora capito fino in fondo le ragioni che hanno portato la Corte a prendere questa decisione. Sugli altri quesiti si apre stagione di diritti e di voto. Gli altri quesiti offrono a Paese possibilita' di cancellare leggi balorde che hanno ridotto diritti ed estesa la precarieta'." Ha dichiarato il segretario generale della CGIL Maurizio Landini a margine della conferenza stampa "Investire in istruzione e ricerca per far ripartire il Paese" alla Fondazione Metes a Roma.

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Referendum Autonomia, Landini: "Continueremo a far vivere battaglia nel Paese"

"Decisione e' una risposta che ci aspettavamo in questi termini, e' evidente che la sinistra ha cercato di fare qualcosa contro la Costituzione. Il referendum andava in contraddizione con l'impianto. Adesso si puo' lavorare senza la pressione degli avvoltoi. Adesso accogliamo gli appunti della Corte, se la coalizione vuole migliorarlo bene, altrimenti tireremo dritto. Amministrare al di la' del vincolo del doppio mandato e' un qualcosa da cogliere, siamo decisi a fare passi in avanti. Quello che dice Trump e' rivolto al popolo americano parallelismi puri e netti sono difficili ma ci piace il cambio nell'amministrazione americana, noi lo abbiamo sostenuto anche quando e' stato ripudiato. Oggi parlano tutti di Trump, nessuno ricorda il discordo della Von der Leyen, significhera' qualcosa a livello politico". Lo ha dichiarato l'onorevole Stefano Candani (Lega) in Piazza Montecitorio.

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Autonomia, Candiani: "Ci aspettavamo questa risposta"

Dopo la sentenza che ammette i 5 quesiti referendari su lavoro e cittadinanza, la Rete degli Studenti Medi e l'Unione degli Universitari hanno esposto un enorme striscione a Piazza del Popolo a Roma con scritto: "Il futuro passa dal si'". "Il nostro futuro, il futuro della nostra generazione e di questo Paese passa dal si' ai cinque referendum che voteremo in questa primavera", dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi. "Non possiamo permetterci di continuare a vivere un mondo del lavoro costantemente precario, ingiusto e non sicuro. Non possiamo piu' accettare che nel nostro Paese ci siano ancora ragazzi della nostra eta', italiani come noi a cui viene negata la cittadinanza". "Avremmo votato convintamente anche a favore del quesito contro l'autonomia differenziata. In ogni caso saremo nelle piazze e continueremo a lottare in altre sedi contro questa legge ingiusta che vuole spaccare l'Italia", concludono gli studenti.

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Referendum, gli studenti si mobilitano: "Il futuro passa dal si'"

La bocciatura del referendum abrogativo relativo all'autonomia differenziata, dichiarato inammissibile ieri dalla Consulta, "e' un punto a favore dell'Italia, non a nostro favore. Io credo nell'utilita' e nella grande innovazione che questa riforma potra' portare. Quindi sono contento, soprattutto che non si facciano mesi di campagna violenta come quella che stava impostando la sinistra. Si sarebbe potuta creare una vera spaccatura territoriale all'interno del nostro Paese che poi sarebbe stata difficile da recuperare. Sono contento per questo e non avevo paura del referendum ma di quello che sarebbe potuto emergere, ero veramente preoccupato". Cosi' il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine del Dialogue Meeting 'Un modello di prossimita' per la salute pubblica: le Ats lombarde portano i vaccini anti pneumococchi in farmacia' che si e' tenuto questa mattina a palazzo Pirelli a Milano.

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Referendum autonomia bocciato, Fontana: "Sinistra rischiava di spaccare il Paese"

La camera di Consiglio sui referendum a Palazzo della Consulta si e' conclusa. L'udienza si e' svolta a porte chiuse ed e' durata circa due ore. Gli undici giudici sono adesso riuniti per emettere le sentenze, attese questa sera. "Come e' andata? Ce lo diranno presto ma l'avvocato non si esprime mai perche' sarebbe irrispettoso verso la Corte", ha detto uscendo l'Avvocato Vittorio Angiolini. "Non abbiamo alcuna previsione da fare, se non quella di confidare nelle buone ragioni giuridiche che abbiamo esposto. Ci affidiamo alla competenza della Corte costituzionale", ha aggiunto il professor Enrico Grosso. La decisione potrebbe gia' arrivare in serata "dipende da quanto e' tormentata la prosecuzione della camera di Consiglio" ma, come aggiungono i legali, "il deposito e' previsto entro il 10 febbraio ma alla fine della camera di consiglio uscira' un comunicato stampa".

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Consulta, conclusa la Camera di consiglio sui referendum
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