La Cei bacchetta i contrari: calcoli elettorali. L'ira della Lega: "Pensi ai nostri disoccupati"

Il segretario dei vescovi Galantino attacca il fronte del no: "Lo fanno per i voti". E Salvini boicotta la Feltrinelli che distribuisce la guida gratuita per i migranti

La Cei bacchetta i contrari: calcoli elettorali. L'ira della Lega: "Pensi ai nostri disoccupati"

Roma - Anche la Chiesa si affida ai sondaggi. L'ultimo, sullo ius soli, dice che tre italiani su quattro vogliono la cittadinanza agli immigrati. Come dire che la sovraffollata Italia piace ancor più popolosa e piena di disoccupati ciondolanti. Sarà. Forte dell'ipotetico consenso il segretario della Cei, monsignor Galantino, attacca perciò l'«ignobile gazzarra» in Senato e bacchetta chi vuole affossare lo ius soli. «E già che certi sondaggi - annota polemicamente Galantino - fanno venire l'orticaria a coloro che hanno impostato la loro politica e il consenso sul contrario, ma anche a chi improvvisamente ha cambiato strategia per riprendere consenso». Riferimento chiaro alla Lega Nord che più di tutti sta cercando di fermare la legge e a Beppe Grillo che, dopo la batosta delle comunarie, si è messo alla ricerca di voti cavalcando la lotta all'immigrazione.

Il leghista Calderoli replica, ricordando al monsignore le priorità degli italiani: «Stupisce la presa di posizione della Cei che invoca l'approvazione della legge che introdurrebbe lo ius soli e lo ius culturae andando a regalare la cittadinanza italiana ad almeno un milione di immigrati, forse il doppio. Raramente dalla Cei abbiamo sentito prese di posizione altrettanto nette davanti ai tanti problemi che affliggono milioni di nostri cittadini in un'Italia che ha una disoccupazione generale all'11,5%, con una disoccupazione giovanile che sfiora il 40, e oltre 6 milioni di italiani con una pensione minima sotto i mille euro. Questi sono i veri problemi degli italiani, di cui dovrebbe occuparsi e preoccuparsi una Chiesa che vuole stare dalla parte degli ultimi, dei poveri, di chi è in difficoltà».

Ius soli (che vede crescere il partito, Alfano, di chi vorrebbe rimandare l'approvazione chiedendo un pausa di riflessione al Pd) e quello che gli gira attorno. Come certi ambienti amici, vedi libreria Feltrinelli, luogo da sempre in prima linea per difendere il rifugiato che non c'è. La libreria dell'immigrato che ti aspetta fuori con il perdibile opuscolo si è fatta notare anche per certe cose all'interno: l'opuscolo gratuito Welcome to Italy. A notarlo Matteo Salvini che ha annunciato che non metterà più piede alla Feltrinelli, almeno a Como. La guida è disponibile in italiano, inglese, francese e arabo e, come detto, è gratis. Una trovata contestata da Salvini che su Twitter lancia il boicottaggio della Feltrinelli. «Non darò più una lira agli amici dei clandestini - scrive il leader della Lega - viva le librerie piccole e indipendenti».

La crisi sull'eccessiva accoglienza voluta dalla sinistra è uno dei temi della campagna elettorale. In ballo l'elezione del sindaco di Como. Si decide domenica al ballottaggio. Negli ultimi giorni Salvini è stato lì per sostenere il candidato di centrodestra Mario Landriscina.

In quell'occasione ha duramente contestato il centro di accoglienza in via Regina e la Feltrinelli che sponsorizza la politica dell'accoglienza «dei clandestini» distribuendo gratuitamente Welcome to Italy - Guida per migranti e rifugiati. È la goccia che fa traboccare il vaso. L'anno scorso, a Bologna, gli avevano fatto a pezzi alcune copie del libro. Militanti rossi, ma - almeno quelli- tutti denunciati.

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