Centrodestra unito, si lavora a una kermesse a settembre

Forza Italia vuole una manifestazione con Lega e Fdi prima del referendum: «Vincerà il No, Renzi a casa»

Centrodestra unito, si lavora a una kermesse a settembre

Roma Forza Italia si mobilita per la battaglia d'autunno per il «no» al ddl Boschi e prova a ricucire con gli alleati di centrodestra. Forti degli ultimi input che arrivano da Arcore, gli azzurri confermano la linea dura contro le riforme renziane. Nessun tentennamento: sarà pollice verso al combinato disposto tra riforme costituzionali e legge elettorale che rischia di consegnare il Paese a una sola persona o partito. Tutti d'accordo, nessun malpancista tra i forzisti. Così, mentre nasce il comitato del centrosud per il «No» alla riforma sotto la guida di Mara Carfagna, Stefania Prestigiacomo, Jole Santelli, Catia Polidori, Nunzia De Girolamo, Renata Polverini, Francesco Paolo Sisto, Paola Pelino e Gianfranco Miccichè, anche ieri Sestino Giacomoni e Gregorio Fontana hanno illustrato la direttiva del Cavaliere: «Per il No ci sarà l'impegno del nostro leader e di tutto il partito che dovrà impegnarsi e mobilitarsi sia a livello centrale sia a livello territoriale». Ben vengano i comitati, gli incontri con esperti e giuristi, le manifestazioni di piazza. Una linea politica netta e chiara ribadita anche ieri in un summit azzurro a Montecitorio. L'occasione era la ratifica del cambio di testimone tra Mariarosaria Rossi e Alfredo Messina in qualità di tesoriere di Forza Italia. «Mi sono tolta un peso - avrebbe confidato l'ex plenipotenziaria azzurra - Da tempo avevo chiesto di essere sollevata dall'incarico ma Berlusconi ha sempre respinto le mie dimissioni».

Detto questo il partito fa quadrato attorno al suo leader che, nonostante la riabilitazione e l'assenza forzata resta centrale nel panorama politico. La scelta del Cavaliere di non fare sconti a Renzi sulle riforme piace agli azzurri; i quali, per la stragrande maggioranza di essi, tengono a non far saltare la liaison con gli alleati storici di Lega e Fratelli d'Italia. Certo, con sensibilità e sfumature differenti. Di base, però, tutti sottolineano che occorre stare ancora insieme ma «con pari dignità e non in una posizione di incomprensibile e ingiustificato vassallaggio».

A questo proposito Forza Italia si sta interrogando sull'opportunità di organizzare una grande manifestazione programmatica del centrodestra da tenersi a settembre. Una kermesse dove Lega e Fratelli d'Italia sarebbero invitati d'onore ma la regia in mano a Forza Italia. Un modo per riconfermare la centralità degli azzurri nell'ambito della coalizione.

La mega riunione del popolo di centrodestra più la comune battaglia contro le riforme costituzionali tendono ad avvicinare Carroccio e azzurri anche se i rapporti tra Salvini e Berlusconi, in questo momento, sono ridotti al lumicino. E gli scenari futuri non fanno ben presagire se - come si vocifera nel Palazzo - Forza Italia sarebbe pronta a trattare col Pd anche se solo dopo la sconfitta di Renzi al referendum e la sua uscita da palazzo Chigi.

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