"Mentre le accarezzavo la fronte, le chiedevo perdono per non averla vaccinata". Non riesce a trattenere le lacrime mamma Antonella mentre ricorda gli ultimi istanti di vita della figlia, morta a causa di una meningite fulminante. Antonella Salimbene vive a Casalmaiocco, nel Lodigiano, insieme al marito e ai suoi due figli, Alessia e Francesco.
La sua terza bambina, Azzurra, è morta il 20 marzo 2014. Dopo averle somministrato i vaccini obbligatori, la pediatra le sconsiglia di vaccinare la figlia contro la meningite: "Se non va all'asilo - le aveva detto - non ce n'è bisogno". Antonella si fida della dottoressa ma a distanza di 11 anni si pente profondamente di quella scelta. "Andai a prendere Azzurra a scuola perché aveva mal di testa e qualche linea di febbre". A nulla serve l'antipiretico. La mattina seguente Azzurra continua a stare male.
"Quando sono andata a portare la sorellina all'asilo, ho lasciato Azzurra con mia madre. Al ritorno a casa, mia figlia aveva vomitato". Mamma Antonella attribuisce il sintomo all'influenza. Ma Azzurra non riesce a stare in piedi e dal divano al letto, appena pochi passi, "sembrava ubriaca, è andata a sbattere contro il muro". A questo punto Antonella si rende conto della gravità della situazione perché Azzurra non dà più segni di vita. Una volta in ospedale, la diagnosi terribile: "Sua figlia ha la meningite". È in quel momento che Antonella ricorda di non aver vaccinato la figlia contro questa grave malattia che colpisce il sistema nervoso. Alle ore 19 del 20 marzo 2014 Azzurra muore e da quel momento Antonella vive con un profondo senso di colpa: "Io voglio dire di vaccinare. I bambini non meritano di morire per le nostre scelte sbagliate".
Della stessa opinione è il dottor Roberto Burioni, professore ordinario di microbiologia e virologia presso l'ospedale San Raffaele di Milano. "I vaccini sono sicuri e fondamentali per proteggere i bambini da malattie pericolosissime". Il dottor Burioni si batte, anche sulla propria pagina Facebook, contro certe teorie, non scientificamente provate, secondo cui le vaccinazioni, in particolare il vaccino MPR (morbillo, parotite e rosolia), sono la causa dell'autismo. Primo sostenitore di questa tesi è Andrew Wakefield, medico radiato dall'ordine e regista del docu-film Vaxxed, dall'occultamento alla catastrofe. "La scienza afferma che tra vaccini e autismo non c'è nessuna correlazione - afferma il dottor Burioni - la scelta di non vaccinare ricade prima di tutto sui loro figli perché queste teorie sono false. Chi non vaccina i propri figli non solo mette in pericolo loro ma anche i figli degli altri e tutta la società".
Di tutt'altro parere è invece Jean Paul Vanoli che, dal suo sito internet, porta avanti la battaglia antivaccinista. Per lui i vaccini sono soltanto una fonte di guadagno per le case farmaceutiche e non servono invece a proteggere le persone da virus, anche letali.
Una teoria per nulla suffragata da ricerche scientifiche tanto che alla richiesta di porgergli alcune domande in merito al suo discutibile pensiero, il sedicente esperto pretende di scegliere gli argomenti da trattare. Ovviamente ci rifiutiamo.
Gli ultimi dati diffusi dal ministero della Salute confermano però che tra gli italiani e le vaccinazioni il rapporto è conflittuale.
Le coperture vaccinali, riferite al 2015, evidenziano un andamento in diminuzione in quasi tutte le
regioni. Particolarmente preoccupanti sono i dati che riguardano i vaccini contro il morbillo e la rosolia. In due anni, dal 2013 al 2015, le coperture sono scese dal 90,5 all'85,3 per cento. E il calo è costante. (GUARDA IL VIDEO)
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