Badate bene, questa storia è assolutamente vera e non è un racconto di fantasia. Un brevissimo riepilogo: il centro di Milano, e in particolare la stazione, negli ultimi anni sono divenuti un far west nel quale spadroneggiano criminali di ogni sorta. Un degrado raccontato da tutti i media e da una pagina Instagram che si chiama «Milano bella da dio» e raccoglie più di 180mila follower. Cosa fanno i suoi gestori, alcuni ragazzi sui vent'anni? Il sabato pomeriggio filmano con i loro smartphone gli ordinari crimini che vengono commessi e li condividono sulle reti sociali: per avvisare i concittadini dei pericoli che corrono e per rendere identificabile chi viola la legge. Così alcune ragazze di etnia rom che commettono regolarmente furti finiscono prima nei loro obiettivi, e poi in quelli di Striscia la Notizia. Tutti le conoscono, ma nessuna le arresta, perché molte di loro sono incinta o hanno figli piccoli. Un caso? Non sempre, alcune arrivano addirittura a teorizzare la maternità come un metodo efficace per non finire dietro alle sbarre. Muoviamo subito da due presupposti: 1) la nazionalità di chi commette questi reati è del tutto ininfluente, non ci interessa 2) In un mondo normale non dovrebbero essere i ragazzini a occuparsi della sicurezza, ma le forze dell'ordine e le amministrazioni locali. Ma siccome viviamo in un mondo al rovescio succede che chi cerca di tutelare le legalità viene attaccato dalla politica e chi scippa giovani e vecchiette invece viene difeso, nel nome della privacy, dalla politica stessa. Anche questa storia è arcinota: Monica Romano, consigliera Pd del comune meneghino e vice presidente della commissione pari opportunità (probabilmente le pari opportunità degli scippatori) ha scritto, poi rimosso e poi confermato un post nel quale accusava di violenza (sic) chi immortala i ladri. Avete capito? La devono smettere i cittadini di filmare, non i delinquenti di rubare. I milanesi devono ribellarsi a loro, non a chi cerca di scipparli usando i bambini come scudi contro la polizia. Un problema che non è solo di ordine e sicurezza, ma anche politico. Locale e nazionale. Perché al netto dell'innegabile lassismo dell'amministrazione Sala che, ogni qualvolta si presenta l'occasione, sta sempre dalla parte sbagliata, c'è anche qualcosa che non funziona a livello legislativo.
Solo che appena il governo ha provato a inasprire le sanzioni per le donne in stato di gravidanza, proponendo la detenzione in case famiglia o ai domiciliari, la sinistra ha fatto scoppiare il solito casino, accusando la maggioranza di ogni nefandezza. E, quindi, difendendo ancora una volta chi sta dalla parte sbagliata e confermando che viviamo in un mondo al rovescio, dove i cittadini per bene sono sempre gli ultimi, alla faccia dello stato di diritto.
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