Churchill e Merkel, la caduta degli eroi per le spalle voltate dal popolo stanco

Dopo Brexit e Trump abbiamo imparato a non fidarci dei sondaggi

Churchill e Merkel, la caduta degli eroi per le spalle voltate dal popolo stanco

Dopo Brexit e Trump abbiamo imparato a non fidarci dei sondaggi: chi oggi consiglierebbe ai figli di intraprendere quel mestiere? Tuttavia siamo abituati a credere che i tedeschi siano più affidabili in tutto (dimenticando il caso Volkswagen), e fa effetto un sondaggio recentissimo per cui la Merkel nelle prossime elezioni verrebbe sconfitta con 11 punti di distacco dal socialdemocratico Martin Schultz. Che è quel signore, ce lo ricordiamo bene, al quale Berlusconi fece un regalo immenso dicendogli in pieno parlamento europeo che lo avrebbe proposto come attore nel ruolo di kapo nazista. Invece Schultz, che ha piuttosto un'aria da priore francescano poco propenso ai digiuni, piace moltissimo ai tedeschi: anche nella classifica della simpatia supera la rivale con il 36 per cento contro il 22.

Essendo già difficile capire qualcosa della politica italiana non mi addentrerò in analisi su quella tedesca, ma una considerazione arriva spontanea. Non è la Merkel che ha portato la Germania all'attuale strapotere in Europa? Qualsiasi errore abbia commesso nel frattempo, a partire dalla politica sugli extracomunitari, non sembra sufficiente a giustificare una simile caduta di popolarità.

Viene dunque in mente il caso più clamoroso del Novecento, quello di Winston Churchill. Un primo ministro che riuscì in una cosina come vincere la Seconda guerra mondiale, dopo che la Gran Bretagna stava per essere invasa dai nazisti. Ma che perse le elezioni neanche tre mesi dopo la fine della guerra.

Ci sono fior di spiegazioni su quella sconfitta (la politica del welfare promessa dai laburisti, lo scontento dei militari), ma la disfatta inaspettata di un trionfatore ha più probabilmente la causa nella sua presenza eccessiva, troppo lunga, che finisce per diventare tediosa, priva del cambiamento di cui ha bisogno la natura umana, e che chiamiamo evoluzione o, in alcuni casi, involuzione.

Il facitore di aforismi Giulio Andreotti ne creò uno celebre, e in parte vero:

Il potere logora chi non ce l'ha. E' vero, nel senso che chi ce l'ha può tenere sotto schiaffo chi non ce l'ha. Ma alla lunga quello stesso potere finisce per logorare lui. Ebbe modo di scoprirlo anche Andreotti.

@GBGuerri

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