Comune rosso in festa invita i profughi solo a pulire lo sterco

Al corteo storico ragazzi di colore dietro i cavalli con la paletta. La rete: «Vergogna»

Comune rosso in festa invita i profughi  solo a  pulire lo sterco

Davanti ci sono cavalli, carrozze e abiti sfavillanti, insomma un festoso corteo che si snoda per le strade del paese; dietro ci sono uomini di colore, profughi reclutati per l'occasione, trasformati in figuranti stallieri e soprattutto muniti di scopa e paletta in modo da liberare rapidamente la strada dagli escrementi: il sistema escogitato per evitare che qualcuno si sporcasse le scarpe o i preziosi vestiti. É accaduto durante la rievocazione storica della battaglia del 1743 organizzata per la festa patronale della Madonna Immacolata a Bitonto, poco più di cinquantamila abitanti, quindici chilometri da Bari.

Dove per la verità ormai l'atmosfera di festa è già stata abbondantemente archiviata lasciando spazio invece alle polemiche innescate da quelle immagini. Tanto più è stato fatto notare che all'epoca a Bitonto e dintorni erano praticamente assenti persone di colore. Le fotografie hanno fatto rapidamente il giro del web. E se in tanti si dicono indignati per la scelta di far sfilare i profughi utilizzandoli per pulire le strade dagli escrementi dei cavalli, il sindaco Michele Abbaticchio, eletto con il centrosinistra e vicino a Sinistra ecologia e libertà, tenta di gettare acqua sul fuoco e respinge le accuse che piovono in queste ore sulla cittadina.

«Bitonto dichiara è citata come modello di eccellenza nel campo dell'integrazione e ha ottenuto anche il plauso della prefettura grazie anche al servizio di accoglienza che da qualche mese è stato attivato nell'istituto Maria Cristina di Savoia, che ospita 120 migranti. La città prosegue è molto sensibile al tema dell'integrazione e per questo stiamo organizzando anche una serie di iniziative che coinvolgeranno la popolazione locale e i migranti». Il sindaco ammette però che «se i ragazzi di colore fossero stati impiegati anche per altri ruoli la polemica non ci sarebbe stata». Fatto sta che sulla vicenda ci sono ancora alcuni punti poco chiari. Secondo una prima ricostruzione, la scelta di mettersi in contatto con il centro di accoglienza straordinaria (Cas) sarebbe stata presa dopo aver constatato la mancanza di risorse per l'impresa di pulizie.

E così, in mancanza di volontari italiani, qualcuno ha pensato bene di rivolgersi ai profughi. I quali probabilmente immaginavano di sfilare in costume con altri ruoli, ma alla fine si sono ritrovati con scopa e paletta.

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