Prorogare lo stato di emergenza collegato all'emergenza coronavirus dal prossimo 15 ottobre al 31 gennaio 2021: è questa l'ultima idea del governo giallorosso, che starebbe valutando di allungare il periodo speciale per un mese in più rispetto alle ipotesi recentemente circolate.
Verso la proroga dello stato di emergenza
Secondo quanto riportato da Adnkronos, la proposta sarebbe stata valutata positivamente nel corso della riunione intercorsa tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione di maggioranza seguita al Consiglio dei ministri. In caso di eventuale proroga, lo stato di emergenza andrebbe a tagliare il traguardo di un anno, visto che venne decretato il 31 gennaio 2020.
A quanto pare sarebbero stati gli esperti del Comitato tecnico scientifico, considerando gli ultimi dati registrati in Italia, a suggerire di allungare i tempi dello stato di emergenza. Il dossier è quindi finito sul tavolo dei capi delegazione, con il governo che, da quanto filtrato, sembrerebbe favorevole a seguire il consiglio dei suddetti esperti.
Una maratona tv per rilanciare Immuni
Nella stessa riunione in cui è filtrata l'idea di prorogare lo stato di emergenza sarebbe stata sottolineata anche la necessità di spingere ulteriormente sulla diffusione di Immuni, cioè della app pensata appositamente per gestire il contact tracing dei contagi.
L'applicazione, pensata dal governo per per contrastare la pandemia, fin qui è stata un vero e proprio flop. I dati rilasciati alla fine di agosto dal Ministero della Salute hanno certificato l'insuccesso della strategia dei giallorossi. Immuni è stata scaricata 5,5 milioni di volte, cioè dal 9,9% degli italiani e al lordo di disinstallazioni e/o installazioni multiple da parte di uno stesso utente.
Per ridare slancio al sistema di tracciamento è così balenata l'idea di affidarsi a una specie di maratona tv, proposta dal ministro della Giustizia e capodelegazione del Movimento 5 Stelle, Alfonso Bonafede, per convincere gli italiani a scaricare la app.
La posizione del governo giallorosso
Ricapitolando: in Europa quasi ovunque, dalla Spagna alla Francia, passando per Germania e Regno Unito, i contagi sono aumento, con numeri nettamente superiori rispetto a quelli registrati in Italia. Eppure nessuno sta pensando di prorogare lo stato di emergenza.
Se non bastasse il confronto con gli illustri vicini, si potrebbe dare un'occhiata al rapporto dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Ebbene, nonostante la crescente preoccupazione per la situazione in certi Paesi, altri Stati – è il caso dell'Italia – risultano tra i Paesi a "basso rischio" e con un "trend stabile".
Il governo giallorosso, invece, non solo potrebbe pensare a nuove strette, mirate soprattutto a contenere i contagi nelle zone più critiche. L'esecutivo sarebbe addirittura favorevole a prolungare lo stato di emergenza. Una decisione, questa, ancora da discutere e che sembrerebbe essere legata all'evoluzione della pandemia.
L'annuncio di Conte
A margine di una visita in un istituto di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, Giuseppe Conte, ha confermato che il governo "proporrà al Parlamento" una proroga dello stato di emergenza fino a tutto gennaio 2021. "Ieri sera abbiamo convenuto che allo stato della situazione che continua a essere critica e richiede la massima attenzione di tutti. Andremo in Parlamento a proporre la proroga dello Stato di emergenza fino alla fine di gennaio 2021", ha dichiarato il presidente del Consiglio.
Ricordiamo che lo scorso 31 gennaio l'esecutivo aveva dichiarato, per la durata di 6 mesi - quindi fino al 31 luglio - lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario innescato dalla pandemia di coronavirus. Il provvedimento era stato poi prorogato fino al 31 ottobre. La durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale non può superare i 12 mesi, ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi.
Gli effetti della proroga
Ma che cosa comporterà la proroga dello stato di emergenza? Innanzitutto una situazione del genere consentirà al governo di agire in deroga su vari aspetti della vita pubblica, sia grazie all'emanazione dei Dpcm, ovvero i decreti della presidenza del Consiglio dei ministri, che alle ordinanze del ministro della Salute.
Le Regioni potranno invece continuare a firmare ordinanze, previa consegna delle rispettive linee guida all'esecutivo. Proseguirà inoltre il monitoraggio dell'epidemia sul territorio italiano, di settimana in settimana, sulla base dei dati forniti dalle stesse Regioni.
Per quanto riguarda lo smart working, lo stato di emergenza consentirà ai dipendenti, pubblici e privati, di poter ricorrere al cosiddetto "lavoro agile". Capitolo viaggi: il nuovo scenario consentirà anche di attuare eventuali provvedimenti per restringere l'ingresso nel Paese di cittadini provenienti da altri Stati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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