Cosa si nasconde dietro la "G" di Giorgetti

Ecco che cosa rivela la grafia del Ministro dello Sviluppo Economico impegnato in un braccio di ferro all'interno della Lega

Cosa si nasconde dietro la "G" di Giorgetti

La firma simbolicamente indica il sociale, la paternità e la spinta all’attività produttiva. Inoltre, essa ci indica la predisposizione del soggetto ad investire le proprie potenzialità e a cogliere le aspirazioni. Dall’analisi della sola firma dell’attuale Ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, si evince una natura dinamica e propositiva, che lo porta ad un’azione operativa, con un efficienza che lo spinge a trovare soluzioni nell’immediato senza attardarsi in discussioni prolisse. Le inziali del nome e del cognome, molto simili tra loro e un po’ arzigogolate, indicano un senso di forte attenzione e cura della propria immagine, ossia sa rappresentare sé stesso, anche in senso fisico, con dignità e orgoglio senza però mai eccedere. È persona che ama l’essenziale, anche se a volte la sua determinazione si basa sulla tenacia e su un pensiero logico e ostinato (vedi l’allungo verso il basso delle lettere “G” nel nome e nel cognome). (Qui la firma di Giancarlo Giorgetti)

L’orgoglio, che da una lato lo rende persona ligia e determinata, lo porta a lasciarsi prendere la mano dall’ostinazione che finisce per meravigliare e sbalordire chi gli sta accanto. Le decisioni, non solo a livello politico ma anche personale, sono sempre prese in modo decisivo e ponderato; per questo è difficile che torni sui propri passi. La firma esprime anche come l’individuo si afferma nel mondo; la firma incompleta e poco leggibile nel nome e cognome apposti in modo sbrigativo, come avviene per Giorgetti, ci informa di come il ministro sia persona che bada alla sostanza, anche se emessa tempestivamente (vedi sigla con nome e cognome appena accennato). Tutto ciò, almeno così viene manifestato dal gesto grafico, più che di firma estesa si tratta di una siglatura raggruppata in modo essenziale, a mo’ di sigla, che dimostra come il soggetto sia impaziente e sbrigativo; non ci sono in lui motivi di rancore, anche se può sbalordire per la sbrigatività decisionale nel voler puntare in alto.

Occorre pertanto che egli non si lasci prendere dal bisogno di confermare ad oltranza la sua posizione di privilegiato dalla sorte, ma che metta in atto le sue effettive capacità volitive per avviare un suo cammino privo di animosità.

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