Cucchi querela Salvini Lui: "Non mi spaventa"

La sorella di Stefano indignata per la frase dell'ex ministro: «La droga fa male»

Cucchi querela Salvini Lui: "Non mi spaventa"

Braccio di ferro a distanza tra Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, e l'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini. Lei si tuffa in un'altra battaglia per difendere la memoria del fratello, querelando il leader della Lega. E lui non resta in silenzio e contrattacca.

Giovedì scorso, dopo la condanna a 12 anni per Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro, i due carabinieri accusati di omicidio preterintenzionale per la morte del geometra, il leader della Lega aveva dichiarato che «questo testimonia che la droga fa male».

«Sono solo una normale cittadina ma non posso fare altro che querelarlo - scrive su Facebook Ilaria -. Mi piacerebbe tanto che l'attuale Ministro dell'Interno sostituisse la costituzione di parte civile fatta proprio dal signor Salvini con la propria. Non sono un avvocato ma forse potrebbe essere possibile». «Il signor Matteo Salvini non può giocare sul corpo di Stefano - scrive Ilaria postando su Facebook l'immagine dell'autopsia del fratello. Non posso consentirglielo. Questo era il suo volto quando io ed i miei genitori lo vedemmo all'obitorio il 22 ottobre del 2009. Questo era quel che rimaneva di Stefano. Dei suoi diritti. Della sua dignità di essere umano. Immagino che questo post verrà oscurato da Facebook perché idoneo ad urtare la sensibilità di qualcuno mentre, viceversa, non vengono oscurati commenti e post di insulti e minacce e falsità comparsi sui social dopo la presa di posizione pubblica dell'ex Ministro dell'Interno». Ilaria sottolinea che Stefano ha sbagliato ed avrebbe dovuto pagare ma non morire. «Il giorno in cui viene pronunciata la sentenza Salvini ha il coraggio di dire quelle parole come se fosse al bar e parlasse ai suoi amici? - tuona -. Sono solo una normale cittadina ma non posso fare altro che querelarlo». E intervistata da Radio Capital incalza: «Salvini perde sempre l'occasione per stare zitto». «Anch'io da madre sono contro la droga, ma Stefano non è morto di droga - ricorda -. Contro questo pregiudizio e contro questi personaggi ci siamo dovuti battere per anni. Tanti di questi personaggi sono stati chiamati a rispondere in un'aula di giustizia, e non escludo che il prossimo possa essere proprio Salvini. Si occupi dei suoi debiti, è ancora sotto gli effetti del mojito».

«Dopo Carola Rackete, mi querela la signora Cucchi? - risponde Salvini a distanza -. Nessun problema, sono tranquillissimo, dopo le minacce di morte dei Casamonica e i proiettili in busta, non è certo una querela a mettermi paura. Spero che il Parlamento approvi subito la legge droga zero proposta dalla Lega, per togliere per sempre ogni tipo di droga dalle stade». Ma Ilaria non ci sta.

«Salvini mi paragona a Casamonica? Ai proiettili che gli hanno mandato? Insiste sul tema droga a commento della sentenza che condanna coloro che hanno pestato Stefano per omicidio preterintenzionale? - ribatte - Anch'io sono contraria alla droga come alle truffe ai danni dello Stato alla corruzione come ai rimborsi fasulli a spese dei cittadini normali come me che pagano le tasse e non hanno 80 anni per mettersi in pari».

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