La raffica di attacchi missilistici sferrati da Vladimir Putin alle città e alle infrastrutture ucraine ha spinto Joe Biden a fare un passo in avanti promettendo a Volodymyr Zelensky sistemi di difesa aerea avanzati, ma non, per ora, a sciogliere le riserve sugli Atacms, i razzi tattici a lungo raggio in grado di colpire obiettivi fino a 300 chilometri, quindi potenzialmente capaci di arrivare in territorio russo. «Dobbiamo evitare la Terza Guerra Mondiale», aveva detto il mese scorso il presidente americano, e questa è ancora la convinzione dell'amministrazione. Biden però si è impegnato con il leader ucraino a continuare a fornire al suo Paese il supporto necessario per difendersi, «compresi sistemi avanzati di difesa aerea», come ha spiegato la Casa Bianca senza ulteriori dettagli. Nemmeno il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby si è sbilanciato, affermando che non è stata presa ancora nessuna decisione, ma secondo indiscrezioni dei media gli Usa sarebbero pronti a inviare i Nasams (National Advanced Surface to Air Missile Systems), sistemi di difesa terra-aria in grado di intercettare i missili cruise di Mosca che stanno piovendo da giorni sulle città ucraine.
Anche questi sono stati chiesti da Zelensky e nel pacchetto di armi che il presidente americano aveva annunciato lo scorso agosto ne erano inclusi otto. Secondo fonti informate, tuttavia, non sarebbero ancora stati inviati a Kiev, ma con l'accelerazione degli ultimi giorni e l'intensificarsi degli attacchi russi contro i civili è probabile che Casa Bianca e Pentagono vogliano accorciare i tempi. In ogni caso, per il portavoce di Putin Dmitri Peskov, la consegna di sistemi avanzati di difesa aerea a Kiev da parte degli Stati Uniti «renderà il conflitto più lungo e doloroso per la parte ucraina». Mentre Medvedev rilancia: «Se mandano i missili a lungo raggio si rischia la guerra mondiale». Il presidente del parlamento ucraino Ruslan Stefanchuk, da parte sua, ha inviato una lettera alla leadership del Congresso americano sollecitandoli a fornire, in prima battuta, i sistemi missilistici terra-aria avanzati Nasams, ma chiedendo anche - ha fatto sapere Foreign Policy - che l'amministrazione Usa riveda la sua reticenza e dia il via libera agli Atacms. Intanto, l'Onu ha fatto sapere che i bombardamenti russi «potrebbero aver violato» il diritto internazionale in materia di conflitto, e la portavoce dell'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani ha spiegato che «gli attacchi intenzionali diretti contro civili e obiettivi civili equivalgono a crimini di guerra».
«Il luogo e la tempistica» dei bombardamenti delle forze armate russe che lunedì hanno colpito città in tutta l'Ucraina quando le persone si recavano al lavoro e i bambini a scuola, «sono particolarmente scioccanti», ha affermato Ravina Shamdasani, ribadendo come alcuni dei missili sembrano aver preso di mira decine di
edifici residenziali e infrastrutture civili vitali, tra cui almeno 12 impianti energetici.E «gli attacchi contro i civili e strutture indispensabili alla loro sopravvivenza sono vietati dal diritto umanitario internazionale».
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