Dopo i tronfi trionfalismi del centrosinistra, che va avanti a stappare bottiglie di spumante per festeggiare quella che, almeno dinanzi ai microfoni, continua a considerare come una vittoria alle ultime consultazioni regionali, proseguono parallelamente anche gli attacchi al leader della Lega Matteo Salvini. Ieri era stato il giornalista libanese Gad Lerner a lanciare strali nei confronti dell'ex vicepremier ed a prendersi gioco di lui e del Carroccio. Tutto questo senza prendere minimamente in considerazione il fatto che il Pd abbia ben poco da celebrare, dato che è riuscito solo a difendere tre regioni già controllate in precedenza perdendone una storicamente "amica" come le Marche e che il centrodestra controlli un numero di regioni tre volte superiore (15) rispetto al centrosinistra.
Oggi invece è il turno dell'impenditore Carlo De Benedetti, che già nei giorni scorsi aveva fatto scalpore per alcune sue uscite di pessimo gusto su Berlusconi. Ospite in diretta a "Omnibus", trasmissione televisiva di La7, De Benedetti non ha risparmiato duri commenti nei confronti del segretario della Lega. Intervistato dalla conduttrice Alessandra Sardoni, che gli chiedeva di commentare l'esito delle elezioni regionali e del referendum, l'imprenditore ha dichiarato: "Penso che dopo un'ubriacatura di populismo, che ha caratterizzato gli ultimi anni della politica italiana, c'è stata una svolta vera. Penso che sia un gran bene per il Paese".
Prevale, insomma, il pensiero comune della maggior parte dei sostenitori del centrosinistra: l'importante è sbarazzarsi politicamente del leader della Lega. Ma è davvero finita per Matteo Salvini? Per i suoi antagonisti, presi a celebrare una vittoria di Pirro, evidentemente è così."Possiamo festeggiare, per quanto mi riguarda, la sconfitta di Salvini, la sua quasi emarginazione dal punto di vista politico. Possiamo lodare la saggezza e la pazienza di Zingaretti. Possiamo considerare come i governatori abbiano un ruolo importante nei risultati elettorali", ha infatti affermato De Benedetti, prima di precisare: "A me però interessa parlare di futuro: l'Italia adesso deve smetterla di scherzare. L'Italia ha davanti a sé due problemi, il primo è prepararsi con progetti credibili per utilizzare i soldi del Recovery Fund. Il secondo tema fondamentale per questo Paese è il ruolo sempre maggiore che negli ultimi decenni ha assunto la figura del presidente della Repubblica, quindi parliamo dell'elezione del presidente della Repubblica".
Di particolare importanza per l'imprenditore è proprio l'elezione del successore di Sergio Mattarella. De Benedetti non vede di buon occhio la compagine grillina: "Sono preoccupato, perché vedo un governo in cui le competenze sono poche e le incompetenze tante. Vedo un parlamento ormai non rappresentante più della società italiana, perché con una sproporzione, visto il crollo dei 5Stelle alle elezioni amministrative. Siamo di fronte ad una disintegrazione dei 5Stelle. Che questo parlamento abbia una forza principale della rappresentanza dei 5Stelle mi preoccupa moltissimo per l'elezione del prossimo presidente".
La soluzione, dunque, sembrerebbe proprio essere un nuovo passaggio alle urne. Altra cosa importante, inoltre, è quanto accadrà nel resto del mondo. Gli Stati Uniti, ha ricondato De Benedetti, sono infatti prossimi alle elezioni, ed il risultato del voto inciderà anche sulla situazione italiana. "Mi ricollego al discorso fatto sul populismo. Io non penso che il populismo sia scomparso, penso che l'ubriacatura da populismo sia finita", ha spiegato De Benedetti. "Se parliamo di ubriacatura, Trump è il più grande ubriaco che esista sulla terra. Se le elezioni americane dovessero, come ovviamente io non mi auguro, confermare Trump sarebbe un quadro di riferimento internazionale totalmente diverso da quello in cui invece prevalesse Biden".
Quindi il rischio "populismo" è sempre dietro l'angolo. "Gli estremisti sono sempre pericolosi e Salvini è un estremista, su questo non c'è dubbio", ha sentenziato l'imprenditore. "E Salvini non è scomparso, è ridimensionato, è emarginato. Emarginato dal successo di Zaia, emarginato dalla sconfitta sia in Toscana che in Puglia.
È emarginato perfino dall'inutilità con cui pare che la Lega si sia affermata come primo partito in Val D'Aosta, cosa che non servirà a nulla. Salvini esce con le ossa rotte da questa elezione amministrativa, e questo è un bene, perché lui è un estremista", ha concluso.
#omnibus Carlo De Benedetti contro Matteo Salvini: "E' estremista e pericoloso. Dopo le regionali è stato emarginato dal successo di Zaia e dalla sconfitta in Toscana e in Puglia. Esce con le ossa rotte ed è un bene" #omnibusla7 https://t.co/Luf8YAa0kD
— La7 (@La7tv) September 23, 2020
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