De Luca il "pacifista" va in piazza con i soldi pubblici

Il governatore si fa propaganda con una marcia da 300mila euro. La Lega: "Sta speculando"

De Luca il "pacifista" va in piazza con i soldi pubblici

C'è un posto vacante come segretario del Pd? E il governatore campano Vincenzo De Luca ci si fionda. Basta far parlare di sé. Spentisi i riflettori sulla pandemia, quando regalò perle memorabili e dopo il «troglodita» scagliato contro il neoeletto presidente della Camera, Lorenzo Fontana, adesso l'attenzione si sposta su un altro tema caldo, quello che riguarda il rinnovo del vertice del suo partito. Per farsi largo in questa spericolata avventura e riaccendere un po' di luci sulla sua annebbiata figura, si è inventato una marcia della pace per chiedere il cessate il fuoco in Ucraina. «Fermate l'atomica», riporta il manifesto dell'iniziativa. Lodevole, certo, eppure l'appello del governatore sta suscitando più scetticismo che entusiasmo. Ed infatti, se tutti, o quasi, dichiarano di condividerne lo spirito, molti già hanno fatto sapere che in piazza, con De Luca, non ci saranno. Anche perché l'iniziativa prevista per il 28 ottobre in piazza del Plebiscito costerà ai campani ben 300mila euro. Severino Nappi, capogruppo della Lega del Consiglio regionale della Campania, ci va giù duro e annuncia interrogazione: «Speculare sulla pace tra i popoli per diventare segretario del Pd, è una manovra così bassa che non ci saremmo aspettati nemmeno da uno come De Luca. Il governatore, però, torna a superarsi arrivando ad utilizzare gli studenti - che lui stesso aveva abbandonato durante la pandemia tenendo chiuse le scuole più che in altre parti d'Italia - come claque da parata sovietica, e per portarli in piazza impegna 300mila euro di soldi pubblici. Vogliamo ricordare che ciò avviene nella regione con la dispersione scolastica tra le più alte del Paese e dai numeri drammatici sul fronte dell'istruzione». Ad attaccare il governatore è tra gli altri il senatore salernitano di Fratelli d'Italia, Antonio Iannone: «De Luca si scopre pacifista ed impegna 300mila euro della Regione per le sue amenità. È ridicolo, non sa più a che santo votarsi per distogliere l'attenzione dai suoi fallimenti. Tutti aneliamo alla pace ma la sua strumentale manifestazione è solo una marchetta' che vuole anche pagare con i soldi della comunità, come al solito».

Sospetta e inutile, soprattutto. Napoli, infatti, ospiterà altre due manifestazioni simili: una si terrà il 21 ottobre ed è promossa dalle sigle che si riconoscono nel movimento Europe for Peace; l'altra, voluta dalla Chiesa, ci sarà a novembre e coinvolgerà l'associazionismo cattolico.

Quindi c'era bisogno anche di quella di De Luca? Al Nazareno si guarda con sospetto al protagonismo pacifista del politico salernitano. Il ragionamento è semplice: De Luca vuole cavalcare una grande emergenza mondiale per tentare la scalata al Pd.

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